La convivenza domestica era diventata impossibile, i litigi erano ormai all’ordine del giorno da molti anni e sfociavano in pesanti e violenti scatti di pura rabbia.
Un 49enne di Fivizzano, difeso dall’avvocato Alessandro Ravani di fiducia del foro di Massa, è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Massa, Antonella Basilone, a un anno e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali – pena sospesa – per aver causato in una di queste violente liti, a febbraio del 2017, un trauma facciale con rottura delle ossa nasali alla donna. Tutto ciò colpendola con una testata al volto. Lei, in quell’occasione, aveva riportato anche una ferita al naso e la contusione della gamba destra: lesioni personali che erano state giudicate guaribili in 25 giorni. Con l’aggravante di aver posto in essere questa condotta violenta di fronte alla figlia minore della coppia.
La donna, difesa dall’avvocato Lucia Firomini del foro di Massa, ha descritto in giudizio la difficile situazione in famiglia che si era venuta a creare negli anni in relazione al matrimonio. In particolare, aveva anche raccontato di aver avviato le procedure giudiziali per la separazione nel 2016, spiegando che i rapporti con il partner si erano irrimediabilmente incrinati negli ultimi due anni di convivenza, dopo che lei stessa aveva deciso di riprendere gli studi universitari. Anzi, dall’ottobre del 2014, sempre stando alle descrizioni della donna, i litigi erano divenuti frequentissimi. Con il marito che, non condividendo le sue scelte, l’accusava di non badare adeguatamente alla casa e alla loro bambina.