Braccio di ferro sull’articolo 21. Lucchetti: "Noi pronti a pagare"

Non è escluso che nelle prossime ore arrivino nuovi ricorsi da parte di altre imprese del marmo

Braccio di ferro sull’articolo 21. Lucchetti: "Noi pronti a pagare"

L’imprenditore. Erich Lucchetti, primo firmatario dei ricorsi contro l’articolo. 21

Non si è fatta attendere la risposta dell’imprenditore Erich Lucchetti alla sindaca Serena Arrighi. Un botta e risposta sul ricorso al Tar per il progetto dell’articolo 21 che prevede la riqualificazione dell’ex mercato coperto di Avenza presentato dalla Guglielmo Vennai, Fantiscritti Marmi, Bocca Canalgrande, legale rappresentante Erich Lucchetti, e da Eta Escavazione Tagliata Alta, di Michele Galeotti. Pomo della discordia l’esecuzione dei lavori che il Comune vorrebbe affidare a gare pubbliche. "Purtroppo leggo altre dichiarazioni di Arrighi a me indirizzate – scrive Lucchetti – e mi trovo costretto a chiarire ai lettori loro malgrado coinvolti in questa incresciosa polemica avviata dalla sindaca verso privati. Le dichiarazioni della sindaca non corrispondono alla verità. Il tentativo di Arrighi, persino commovente e per il quale esprimo umana comprensione, di rimediare alla gravità e alla illiceità delle proprie precedenti dichiarazioni, è destinato irrimediabilmente a crollare davanti alla verità dei fatti". "A fronte di richiesta scritta di un incontro inviata dalle mie aziende per evitare il ricorso al Tar contro un provvedimento che viola l’articolo 21 – prosegue Lucchetti –, Arrighi non ha fornito risposta né ha dato disponibilità all’incontro, sia prima sia dopo che scadesse il termine di impugnazione. Le imprese del marmo, non solo quelle da me amministrate, ma tutte o gran parte, vogliono versare al Comune senza alcun ritardo le somme previste per l’esecuzione delle opere dell’articolo 21. Se ciò venisse consentito il Comune avrebbe in cassa milioni di euro per le opere a beneficio della collettività".

Insomma secondo Lucchetti "se vi saranno ritardi nell’esecuzione degli interventi che stanno giustamente a cuore della collettività, sarà solo colpa delle scelte dell’amministrazione, perché i lavori potrebbero partire al più presto, se ci fosse consentito di adempiere come pattuito". Mi pare sia tutto chiaro, i cittadini hanno ogni elemento di riflessione utile per comprendere la situazione. Ritengo infatti che la politica debba essere prerogativa esclusiva di coloro che hanno esperienza amministrativa e capacità politica ed istituzionale, non di chi, come il sottoscritto, si è sempre dedicato unicamente all’attività di imprenditore, sebbene non nel settore dell’informatica". Non è escluso che nelle prossime ore altre aziende presentino analoghi ricorsi.