
Braccio di ferro sull’elisoccorso Stop al bando, avanti a proroghe
Sul futuro dell’elisoccorso toscano, che ha tre basi su tutto il territorio di cui una all’aeroporto di Marina di Massa-Cinquale per il Pegaso3, non incide solo il “faticoso” braccio di ferro fra l’amministrazione comunale del sindaco Francesco Persiani e l’aeroclub, gestore de facto della struttura aeroportuale e incaricata da Avincis, già Babcock, appaltatrice dell’elisoccorso dei servizi di antincendio e rifornimento per la piazzola. Da qualche anno, infatti, la gara d’appalto bandita da Estar che deve individuare la prossima società che gestirà il servizio di elisoccorso sulle tre basi della Toscana continua a rimanere senza vincitori formali, con procedure deserte o annullate con sentenze del Tribunale amministrativo. Un limbo istituzionale in cui di fatto si va in proroga, anno dopo anno, senza alcuna garanzia per il futuro e in queste condizioni non è facile neppure per le società appaltatrici in regime di prorogatio cambiare le carte in tavola, compresi gli eventuali affidamenti dei servizi locali come a Cinquale.
La questione è complessa e cavillosa. Un appalto che, solo in regime di proroga, viaggia attorno ai 15 milioni di euro l’anno e l’ultima gara che era andata in porto, quella ormai bandita nel lontano 2008 dall’Estav Centro, aveva un importo di affidamento pari a 76 milioni e 500mila euro su nove anni. All’epoca l’affidamento all’Ati composta da Elilario Italia di MilanoAir Green di Robassomero di Torino ed Helitalia di Firenze. Come emerge anche dalle sentenze del Tar, dalle trasformazioni societarie di Elilario Italia, poi Inaer Aviation Italia Spa, si arriva a Babcock Mission Critical Services Italia con cui il servizio di elisoccorso viene portato avanti negli anni fino ad arrivare al 2017, anno in cui sarebbe scaduto il precedente appalto.
Si va in proroga, 180 giorni come da sottoscrizione, e si prosegue perché elaborare una gara di queste dimensioni non è semplice tant’è vero che gli enti pubblici si rivolgono ad esperti di settore per modellare tutti gli atti del capitolato. Il collegio tecnico avvia i lavori nel 2017 e li conclude ad agosto del 2019: con il capitolato di gara pronto si va a consultazione di mercato per arrivare poi a gara a ottobre dello stesso anno. Arriva subito un ricorso al Tar della Toscana da parte di Babcock con la prima bocciatura del bando da parte del Tar nel 2020: la causa avanzata da Babcock era quella di una base d’asta indicata inferiore ai minimi necessari per l’esecuzione del servizio. Procedura revocata in autotutela. Nel 2021 il nuovo collegio tecnico riscrive il capitolato d’appalto e si rivà a gara a cui partecipa soltanto Babcock.
Sembra fatta ma la commissione giudicatrice integrata da tecnici esperti di Enac nel 2022 giudica l’offerta ‘non idonea’ rendendo di fatto la gara deserta. Babcock fa ricorso contro la decisione ma il Tar lo respinge a febbraio di quest’anno aprendo le strade a una terza fase istruttoria e a una nuova gara. Nel frattempo il servizio, essenziale e indispensabile, deve essere mantenuto con proroghe su proroghe, addirittura mensile per il mese di aprile di quest’anno. Nel frattempo Babcock Mission Critical Services Italia Spa diventa Avincis Aviation Italia Spa che accetta di proseguire per un altro anno in proroga l’appalto, fino al 30 aprile del 2024. In attesa di avviare la terza gara e affidare l’appalto con maggiori garanzie per tutti.
Francesco Scolaro