"Ad una prima lettura il Paav appare orientato positivamente alla salvaguardia ambientale e paesaggistica in particolare per la zona di Ronchi Poveromo. Risulta invece problematico per la ristrettezza degli spazi disponibili l’inserimento della Ciclovia Tirrenica nella zona delle colonie che richiederebbe interventi antierosione che vanno al di là delle possibilità dello strumento urbanistico". Lo affermano Italia Nostra e Legambiente Massa-Montignoso in una nota.
"Diciamo subito – si legge – che siamo assolutamente contrari allo spostamento lato monte della prevista pista ciclabile nel tratto tra piazza Bad Kissingen e via Casola. E’ veramente illogico e pericoloso per gli utenti su due ruote sia il duplice trasferimento mare- monti sia l’intersezione pericolosa con quattordici strade in particolare nella zona di piazza Betti. In effetti in tutto il litorale, da Viareggio fino ai Ronchi, la pista corre lato mare per ragioni chiarissime e non regge la supposta pericolosità, da taluno invocata fuori luogo, dell’uscita di automobili dagli stabilimenti balneari in quanto chi esce deve rallentare per non investire i pedoni. Oltrettutto nel tratto eventualmente interessato dallo spostamento lato monte non ci sono parcheggi interni agli stabilimenti balneari.
Sia nel progetto generale della Ciclovia Tirrenica sia nella prima stesura del Paav il percorso era lato mare e non si comprendono le ragioni di tale variazione se non, probabilmente, la volontà dell’amministrazione di riqualificare la passeggiata a mare dove purtroppo, come scrivono i progettisti del Paav ’gli spazi pedonali e ciclabili risultano impropriamente invasi da strutture commerciali spesso di bassissima qualità edilizia’. Riteniamo che questo obiettivo possa essere raggiunto senza stravolgere il percorso della ciclovia evitando così che quello di Massa sia il tratto più pericoloso di un’arteria lunga 400 Km come purtroppo avviene anche per il tratto massese della Francigena dove i pellegrini sono costretti a camminare nel traffico dell’Aurelia su uno strettissimo marciapiede, mentre dovrebbe essere recuperato con poca spesa la via delle Ferriere che, anche qui, presenta una invasione impropria da parte di interessi privati".