I bambini della scuola materna dell’Istituto Tifoni hanno lasciato le aule in vista delle feste di Natale con uno spettacolo di burattini dell’artista Serena Cercignano al Teatro della Rosa. Una mattinata che li ha divertiti molto grazie alla bravura dell’artista del teatro di figura che costruisce da sé i burattini. Protagonisti Lupetto, Nonna, Cappuccetto rosso, poi le maschere Pulcinella, Teresina, Cesarina, Marisa, Rosalia e Anna. Infine poco distante capitan Battaglia. I burattini sono infatti dei pupazzi animati direttamente dalla mano della creatrice che dà loro voce nascosta dietro il palco.
Ma il genio della burattinaia è sempre in agguato e suggerisce anche un cambio del copione in corso d’opera, ribaltando i ruoli dei personaggi. La gioia di osservare le avventure dei burattini è il sentimento che pervade la filosofia del Teatrino di Puck, creato nel 2017 da Serena Cercignano, attrice, cantante-rumorista, polistrumentista e artista di strada. Serena, napoletana di nascita e toscana di adozione, ha iniziato a formarsi nel 2005 al Piccolo Teatro di Pontedera, col maestro Tazio Torrini sulla presenza scenica dell’attore. La vita pisana l’ha portata ad incontrare poi i maestri Federico Guerri e Franco Farina del Teatro Verdi, di cui ha frequentato i corsi di scrittura creativa. Nel 2013 con The English Theatre Company di Londra ha girato il nord ed il sud Italia in tour col ruolo di protagonista nello spettacolo in lingua originale “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare e poi con “Macbeth”. Si è poi avvicinata al teatro di figura grazie alla collaborazione con Michela Cannoletta del Teatro a Dondolo. Nell’ultimo anno ha partecipato alle manifestazioni della Pro Loco ‘Mani e Menti’, ha conosciuto la Lunigiana e ha quindi deciso di stabilirsi nel paese di Castagnetoli in Comune di Mulazzo.
"Ho visto nei burattini la possibilità di mettere in scena storie bizzarre, non solo della tradizione, ma anche vicende nuove – racconta –. Il burattino è la figura più vicina all’essere umano e può rappresentare sia la parte esteriore che quella nascosta. I burattinai sin dal medioevo raccontavano vicende che rappresentavano il lato B della vita, insinuando negli ingranaggi del quotidiano il virus della fantasia. Pulcinella, maschera napoletana che rappresenta l’umiltà, attraverso la sua innocenza riesce in qualche modo a sconfiggere la morte, il gendarme e anche il potere che tenta di imporsi".
Ciascun burattino rappresenta una sfumatura dell’essere umano. In genere vengono legati agli spettacoli per bambini, in realtà Serena racconta storie che vanno bene anche per gli adulti. Serena ha strappato applausi e anche qualche occhio lucido tra gli adulti per l’ emozione: il fascino della commedia dell’arte è davvero intramontabile in un teatro del settecento come quello della Rosa.
Natalino Benacci