Centottanta euro in più nelle buste paga degli operai edili. È il risultato dell’intesa sul contratto nazionale di lavoro per il triennio 2025-2028 del settore edilizia industria e cooperative. L’accordo è stato firmato tra le organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), le cooperative (Legacoop Confcooperative e Agci).
Le parti hanno concordato un aumento di 180 euro per gli operai comuni con parametro 100, suddiviso in tre tranches: 80 euro dal primo febbraio, 50 euro da marzo 2026 e ulteriori 50 euro da marzo 2027, con un recupero inflattivo dell’11% e un aumento del 18% sui minimi salariali. Una risposta concreta che interessa oltre un milione di addetti al settore, che costituisce il 25,4% del Pil, vale a dire un quarto dell’economia italiana.
L’intesa riguarda solo la parte economica del contratto, perché il 21 febbraio sarà siglato un accordo per aumentare la sicurezza e la regolarità nei cantieri. Vale a dire la definizione della denuncia unica nelle casse edili e di versamento dell’F24, la regolamentazione delle trasferte nazionali, importante condizione per semplificare e potenziare il contrasto al lavoro irregolare, la sorveglianza sanitaria, i premi di produzione e il rafforzamento della previdenza complementare.
Sul tavolo anche la formazione per migliorare le competenze professionali dei lavoratori, istanze del settore, premialità, lavoro straordinario, non sovrapponibilità dei cicli contrattuali e commissione classificazione. "Si delinea non solo per l’oggi, ma ancor più per il futuro – commenta Francesco Ventimiglia, segretario Fillea provinciale –, di come la contrattazione collettiva rimane lo strumento fondamentale, più forte, più innovativo, per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori".