Animi accesi e consiglio sospeso. Simone Caffaz interviene sul caso di Moni Ovadia e attacca.
"A fronte delle farneticanti dichiarazioni di Moni Ovadia in cui avrebbe dovuto parlare della Shoah - ha tuonato il consigliere - la vicesindaca Crudeli, che rappresentava la città, invece di andarsene come ha fatto il sindaco Jacopo Ferri, si è fatta i selfie con Ovadia e li ha postati. E’ inaudito che vogliano pulirsi la coscienza per la Giornata della Memoria davanti alle scuole. Non riconosco a questa amministrazione la dignità per celebrare la Giornata della Memoria".
Elencando il mancato voto unanime della cittadinanza onoraria ai fratelli Pesaro, la mancata condanna al consigliere Koudsi, la mancata denuncia per le stelle di David sfregiate alla White Carrara, Caffaz ha annunciato che non parteciperà alla giornata. "Sarò a Santa Croce sull’Arno, dove il mio nonno Loris fu imprigionato e poi liberato da mia nonna Rina e dove sono stato invitato".
Da qui Crudeli: "Alcune cose che Ovadia ha detto non le ho condivise nemmeno io. Ovadia si assumerà la responsabilità di quanto detto".
"Siamo stati accusati di poca dignità morale - ha replicato Guido Bianchini -: invitiamo al rispetto".
Il capogruppo del Pd Gianmaria Nardi ha poi ripreso: "Per l’incidente sulla famiglia Pesaro cisiamo scusati, ma che si dica che questa maggioranza, sulla Shoah, è timida… ma di cosa stiamo parlando. Dire che manca un’idea chiara sullo sterminio, è assurdo. La Shoah è stata la più grande tragedia collettiva che il mondo ha subito e accusarci di non sentirla è inaudito e inaccettabile, personalmente e politicamente".
La discussione è terminata con un rapido intervento di Alberta Musetti e Letizia Carusi. "Dire che non abbiamo la dignità per parlare di Shoah è un’affermazione gravissima".