L’eco della polemica sull’inaugurazione della statua a Che Guevara ancora non si è spenta e già un’altra “guerra” tra amministrazione comunale e opposizione consiliare infiamma i social. Un Simone Caffaz con la maschera di ‘Squid Game’ provoca la piccata reazione della sindaca Serena Arrighi. E ne nasce un turbinio di post avvelenati di entrambe le fazioni. La miccia un video creato da Caffaz grazie all’intelligenza artificiale: lui nel banco dell’opposizione all’improvviso si trasforma in uno dei guardiani mascherati della serie ‘Squid Game’ con la scritta “Arrighi, eliminata”. E’ la serie coreana in cui le persone con problemi economici accettano di partecipare a una serie di giochi per vincere un montepremi in danaro, ma in palio c’è la loro vita. Un video che Caffaz ha definito satirico ma che la sindaca non ha gradito.
"Urlare, gridare allo scandalo, offendere in maniera sguaiata e adesso addirittura velatamente minacciare – scrive, a sua volta in un post su Fb –. Io sono ovviamente certa che quella del consigliere Caffaz non sia una minaccia alla mia persona, credo però che sia un’uscita macabra e di cattivo gusto che racconta bene la strategia comunicativa di un’opposizione senza argomenti, e che per mascherare questo vuoto pensa tutto sia permesso". "Solo in questa settimana abbiamo assistito, per fare degli esempi, al consigliere Manuel che si stracciava le vesti per l’abbattimento di un ponte sbagliato – prosegue Arrighi –, all’ex assessore Bernardi che nella sua ansia di gridare all’ultimo, presunto, scandalo postava messaggi privati senza cancellare il nome di chi glieli aveva mandati o lo stesso Caffaz, che nonostante un’esperienza politica ventennale, confondeva le competenze di Provincia e Comune sulle scuole superiori. Di fronte a tanta pochezza mi sento di dire che questo modo di fare è ben lontano da quello di questa amministrazione. Noi crediamo nell’impegno quotidiano e nel lavoro e non abbiamo bisogno di rincorrere like e cuoricini, le nostre bandiere sono la serietà e la concretezza con le quali stiamo, poco a poco, cambiando Carrara".