REDAZIONE MASSA CARRARA

Caffè Gramsci chiuso. In attesa del bando

Gli ex gestori confidano in tempi brevi affinché non rimanga spenta un’importante luce.

La clientela del Caffè Gramsci, chiuso per il rinnovo del bando. In attesa della nuova convenzione il locale è rimasto chiuso. da parecchie settimane

La clientela del Caffè Gramsci, chiuso per il rinnovo del bando. In attesa della nuova convenzione il locale è rimasto chiuso. da parecchie settimane

Buone notizie per gli habitué di piazza d’Armi: per fine mese uscirà il bando per la gestione del chiosco del Gramsci Caffè. Anche se i clienti speravano in tempi più veloci, in modo da non lasciare buio questo angolo della piazza. Lo speravano anche i cittadini visto che il chiosco gestito da Emanuele Crudeli della Capinera oltre ad essere un bar era considerato anche un servizio pubblico. Un punto di ritrovo per studenti e docenti, ma soprattutto un tavolo per i numerosi anziani. Non a caso i clienti del Gramsci avevano fatto una petizione per chiedere alla sindaca Serena Arrighi di non far chiudere bottega al gestore finché non sarebbe uscito il nuovo bando. A fine mese dunque uscirà il tanto atteso bando a cui parteciperà anche l’ex gestore Emanuele Crudeli. Resta da capire quanto tempo passerà dall’uscita del bando alla effettiva riapertura del locale. Sicuramente non sarà una cosa istantanea perchè si dovranno valutare le proposte e selezionare il futuro gestore in base ai criteri del bando.

Intanto l’ex gestore Emanuele Crudel spiega: "Mi rammarico che in città ci siano persone che pur di distruggere un ottimo lavoro fatto in questi anni dal Gramsci Caffè, costruiscano fantasie infondate sulla gestione. Mia sorella Maura non è mai stata in una posizione di conflitto di interessi con il suo ruolo di focal point per Città Creativa Unesco come alcuni politici hanno più volte sostenuto e non abbiamo nessuna parentela con l’assessore Roberta Crudeli. Il Gramsci Caffè – ha concluso – è stato un luogo di dialogo e crescita collettiva e un luogo di rifermento per tutta la comunità".

Alessandra Poggi