STEFANO GUIDONI
Cronaca

Calidarium chiuso, clienti infuriati

Stop all’improvviso per la Spa di via Cairoli ma qualcuno aveva pacchetti già pagati

Chiude il Calidarium Apuano di via Cairoli

Massa Carrara, 29 settembre 2019 - Una pioggia di commenti, critiche e di accuse, quelli seguiti al post apparso nel gruppo facebook «Sei di Massa se», riguardo all’improvvisa chiusura del Calidarium Apuano, il centro estetica e benessere di via Cairoli. «Sto provando a contattare il Calidarium da diversi giorni, non ricevo risposta, qualcuno sa niente?». La domanda rivolta agli oltre 24mila membri di una delle community social locali più conosciute, ha permesso di capire non solo che il futuro della Spa inaugurata quattro anni fa nel cuore del centro storico massese, al momento non è chiaro, ma che ci sono persone che sostengono apertamente di essere state prese in giro o addirittura truffate per abbonamenti e trattamenti già pagati. E’ il caso di chi scrive: «Mi è stato regalato un percorso ma quando sono andata per beneficiarne era già chiuso, ciò significa – sostiene un membro del gruppo – che quando la mia amica ha comprato il pacchetto i gestori hanno taciuto facendole comprare un prodotto che mai avrei sfruttato».

Nel centro, oltre alla sauna, anche l’idromassaggio, bagno turco, terapia del sale, acquagym, massaggi professionali e molto altro ancora, dove all’apertura i gestori – una imprenditrice ex presidente del Ccn Massa da Vivere, un architetto e un esperto tecnico di cantiere – parlavano di una decina di professionisti locali impiegati, di cui cinque a tempo indeterminato. Che fine hanno fatto dopo la chiusura? Tra i numerosi commenti anche quello di una utente, che pubblicata una foto della conversazione con chi gestisce la messaggeria del Calidarium, scrive: «A me hanno detto che riaprono a fine mese – riferendosi a settembre, e aggiunge – se così non fosse non potremmo unirci e rivolgerci allo stesso avvocato?».

Gli risponde chi dice che «il centro ha chiuso, non riapre più e purtroppo ci sono persone che hanno regalato pacchetti». A niente invece sembra essere servito l’invito apparso in un commento: «Non voglio pensare male ma se così non fosse i titolari potrebbero approfittare dell’occasione per chiarire la loro posizione». Le parole fregatura, truffa e la sensazione di essere stati presi in giro ricorrono un po’ ovunque, sia sul gruppo social locale ma anche in molti profili social privati, dove si fa riferimento anche all’attività di acquagym interrotta per «accertamenti Asl per problemi con l’acqua», tant’è che qualcuno si sarebbe già mosso rivolgendosi alle associazioni a difesa dei consumatori, mentre altri propongono: «rivolgiamoci a Striscia la Notizia, Le Iene, o a Barbara d’Urso», magari stavolta con un servizio un po’ meno comico dell’ultima volta. A batter cassa a quanto pare, anche alcuni professionisti che avrebbero eseguito dei lavori e non solo loro.