PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Campo dei pini: giù le mani. Rifondazione preoccupata per la destinazione dell’area

Il partito di sinistra contrario ad aprire container per ospitare la Taliercio "Una manovra che potrebbe nascondere qualche accordo con le imprese" .

Campo dei pini: giù le mani. Rifondazione preoccupata per la destinazione dell’area

"Niente moduli scolatici al campo dei Pini, le 3mila firme in sua difesa hanno un peso specifico". Alza le barricate Rifondazione e scende in campo con il coordinatore Piero Marchini "Marina aveva 3 campi da calcio, ora non ne abbiamo nemmeno uno e lì non è il caso di metterci 360 bambini con tutto l’inquinamento del porto. Ci sono sempre i camion in attesa che al mattino mettono in moto, poi le navi che non spengono mai i motori". Si concentra così sull’inquinamento Marchini. Poi c’è il timore di un cambio di destinazione d’uso "che ha fatto sì che alcuni comitati raccogliessero 3mila 286 firme durante l’amministrazione grillina quando la volontà era di passare da campo sportivo a scuola". Ma a preoccupare Rifondazione è anche "la mancata trasparenza di tutta questa vicenda senza una discussione in consiglio e il reale timore che la manovra sia per permettere che lì venga realizzato qualcos’altro e che quello spazio sia poi destinato all’appetito di qualche operatore portuale. Ma a lasciarci perplessi sono le promesse sul campo sportivo della sindaca Serena Arrighi in campagna elettorale. Ora siamo qua a chiedere che la cosa venga discussa democraticamente in consiglio e se non ci danno risposte siamo pronti a riprendere la strada con le nostre bandiere". Poi c’è chi guarda il calendario con "la questione delle scuole Buonarrotti e Taliercio e le date ben precise per i fondi del Pnrr - alza le mani Daniela Marchini, del comitato nazionale di Rifondazione –. L’amministrazione sapeva da tempo della dislocazione, sembra che l’urgenza sia stata tirata fuori per mascherare qualcosa. Senza portare la cosa in consiglio viene detto subito di sì ai genitori. Per il moduli al campo dei Pini si parla di una spesa di 1 milione e 300mila euro senza specificare cosa comprende dal momento che non è passata né in commissione né in consiglio comunale".

Ma "non sempre il volere popolare è quello democratico - sottolinea Marta Tongiani del direttivo di sezione riferendosi alla richiesta di alcuni genitori per posizionare i moduli al campo dei Pini –. La cosa di cui devono tenere conto i genitori è di non anteporre la salute dei ragazzi alla logistica". Infine Alfredo Rossi che gira il coltello nella piaga "se c’è qualche accordo con imprenditori portuali è necessario indire un’assemblea popolare".