
Candia da super premi Gran medaglia d’oro al vino di Pietro Mosti
Le colline del Candia sono un piccolo scrigno ricco di perle preziose che da alcuni anni danno lustro al territorio, offrendo riconoscimenti e palcoscenici anche internazionali alla provincia apuana e in particolare al Comune di Massa. E’ su uno di questi versanti che lavora da ormai 20 anni un’eccellenza capace di fare un’incredibile incetta di premi con una produzione che mette insieme tradizione e capacità di innovare, nel segno del chilometro zero. Stiamo parlando de ‘L’Aurora di Francesco’: una tradizione familiare che diventa avventura imprenditoriale di successo senza mai dimenticare le origini. Il 7 luglio l’azienda guidata dal titolare Pietro Mosti, fianco a fianco con il responsabile commerciale e braccio destro, Ignazio Billera, sarà premiata al Campidoglio a Roma con la Gran medaglia d’oro del concorso ‘Città del Vino’. Insieme ai rappresentanti dell’azienda andranno sul palco a Roma ci sarà anche il sindaco, Francesco Persiani, perché questo premio dà un riconoscimento non solo al vino ma anche alla città in cui viene prodotto. Del gruppo farà parte anche il consigliere comunale Filippo Badiali.
"Il concorso fino a un paio di anni fa si chiamava ‘Il vino del sindaco’ – spiega il titolare Mosti –. A vincere la Gran medaglia d’oro è stata la bottiglia ‘Perte’". Pietro la stringe fra le mani e ne descrive i pregi, il prodotto figlio della cura e dell’innovazione che recupera e restituisce un nuovo futuro a un vitigno che affonda le radici nella storia del territorio: "Un Barsaglina in purezza. Un vitigno molto usato dai nostri padri, abbandonato negli anni per quel sentore sulfureo che lo caratterizza, non gradevole al palato. Lo abbiamo rielaborato in cantina con accorgimenti particolari e ne è uscito un vino eccezionale". Tanto eccezionale da meritare altre due medaglie d’oro: una al mondiale dei vini estremi, quelli ‘eroici’ prodotti in zone impervie, e una al concorso di Berlino.
Pietro Mosti afferra la bottiglia con entrambe le mani e a stento trattiene una lacrima quando ricorda che quel vino, dall’etichetta ‘Perte’, è dedicato al padre scomparso da pochi anni. Un’emozione che supera ricordando poi tutti i premi conquistati nell’ultimo anno con le altre etichette. Traguardo raggiunto con pazienza e passione, nei 20 anni in cui esiste ‘L’Aurora di Francesco’, azienda che nasce dalla fusione fra il nome del padre di Pietro, Francesco, e la figlia di Pietro, Aurora. Un’azienda familiare di cui fanno parte anche tre ettari di vigneto a Pistoia e il ristorante Il Gallo in Candia, capace di produrre all’anno circa 40mila bottiglie ma che vende il suo prodotto anche sfuso nel negozio di Marina di Massa. Restare legati alla tradizione non vuol dire però non scommettere sulle novità, come ricorda Billera: "Una delle pochissime aziende che fa il vermentino nero vinificato in rosé, che si chiama Riflesso Rosa". "Grazie alle aziende come L’Aurora di Francesco il nostro territorio può sviluppare turismo e una sana economia sul Candia. E’ un settore che sta crescendo – conclude Badiali – e che vogliamo sostenere".
Francesco Scolaro