REDAZIONE MASSA CARRARA

Caos guardia medica. Aulla è la più scoperta durante le festività

I medici non amano la Lunigiana. O comunque fanno fatica a venire nel nostro territorio a lavorare. Soprattutto quelli della...

I medici non amano la Lunigiana. O comunque fanno fatica a venire nel nostro territorio a lavorare. Soprattutto quelli della continuità assistenziale, che invece sarebbero molto utili in una zona geografica vasta come la nostra. Le feste che stanno arrivando non aiutano ed è molto difficile coprire tutti i turni, in assenza dei medici di famiglia. Nei prossimi giorni non sarà facile reperire un medico, nei presidi lunigianesi non tutte le postazioni di guardia medica, in Lunigiana, saranno garantite. E così trovare un medico disponibile il giorno di Natale o quello di Santo Stefano sarà molto difficile. In caso di necessità bisognerà andare al pronto soccorso oppure contattare il numero unico di continuità assistenziale, di recente attivazione. Sono molte le segnalazioni arrivate dai cittadini e dai medici, i turni del mese di dicembre della continuità assistenziale sono davvero ridotti. Non andrà meglio a gennaio, soprattutto ad Aulla: sono appena usciti i calendari e al momento saranno coperti solo tre turni, in tutto il mese. Un bel problema per la città e per i comuni vicini, che dovranno rivolgersi al pronto soccorso, in caso di emergenza. Nei territori montani come la Lunigiana o la Garfagnana, con pochi ambulatori e ospedali depotenziati, è un piccolo presidio che fa un po’ tutto, anche punture o medicazioni. E’ importante e varie volte negli ambulatori sono state salvate vite umane. Ora, lo ricordiamo, ci sono postazioni di guardia sette giorni su sette, a Villafranca, Aulla, Gragnola, Zeri. Tra tutte le postazioni quelle maggiormente coperte lungo le festività sono Zeri, Gragnola e Villafranca, quella meno coperta è invece Aulla, nonostante sia una zona centrale della Lunigiana. La sede della guardia medica, ad Aulla, si trova alla Pubblica assistenza Croce Bianca ed è lì che le persone arrivano in caso di bisogno. Molte volte si arrabbiano se non trovano i medici di guardia. "E’ successo tante volte - spiega il presidente della Pubblica, Achille Guastalli -, le persone che arrivano qui si aspettano un servizio, non riescono a capire che il 118 e la continuità assistenziale solo due servizi distinti, che condividono lo stesso spazio. Per noi è un disagio, perché siamo l’interfaccia con l’utenza, che magari in quel preciso momento ha bisogno di aiuto". Spesso sono i medici del 118 a intervenire, ma questo meccanismo di fatto blocca le emergenze, che non sono poche sul territorio. Il giorno di Natale, ad Aulla, non ci sarà guardia medica e neppure i giorni successivi, fino a capodanno. A Villafranca ci sarà oggi, ma mancherà domani; la copertura dell’intero mese di dicembre è stata affidata solo a due medici che fanno turni massacranti. "Il mese di gennaio non sarà migliore - dicono alcuni medici - se Gragnola e Villafranca avranno la quasi totalità di copertura, Aulla sarà sguarnita, nonostante la sua posizione centrale e il territorio vasto".