L’entusiasmo per la nomina di Carrara a ‘Capitale dell’arte contemporanea 2026’ sta diventando contagioso. Tutti ci credono e tutti i personaggi famosi di Carrara fanno a gara per metterci la faccia e promuovere la città con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli che a fine mese deciderà a chi conferire l’ambito titolo tra una rosa di cinque città candidate: Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi. Una chiamata a raccolta che vede in campo personaggi come Gianluigi Buffon, Francesco Gabbani, Agnese Pini, Andrea Bocelli, Lorenzo Musetti, Tilde Corsi e Andrea De Sica, giusto per citarne alcuni.
Di ieri la presentazione del progetto ‘Carrara: da 2mila anni contemporanea’ al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, anche lui contagiato dall’entusiasmo, sempre più dilagante con i vip carraresi che stanno facendo a gara per promuovere la candidatura. La delegazione era composta dalla sindaca Serena Arrighi, dall’assessore alla Cultura Gea Dazzi, dalla dirigente di settore Cinzia Compalati e da Franco Bianchini di Fitzcarraldo, l’agenzia torinese che ha contributo alla stesura del progetto.
"Sosteniamo Carrara Capitale dell’arte contemporanea e se uscirà la designazione del Ministero della cultura, la sosterremo adeguatamente perché possa svilupparsi il programma di eventi 2026 – ha detto il presidente Giani –, della realizzazione di opere che rimarranno strutturali, della creazione di un hub culturale diffuso che, avendo come fil rouge il marmo, potrà anche diventare davvero punto di riferimento in Italia e nel mondo. Naturalmente sarà il Ministero a scegliere la capitale nella ristretta rosa in cui Carrara è riuscita a rientrare. Ma già da ora vogliamo far presente alle autorità ministeriali che dietro la candidatura di Carrara c’è la Regione Toscana che la sostiene, la guarda con attenzione e con trepidazione".
"Il sostegno della Regione è per noi importantissimo e per questo voglio anzitutto ringraziare il presidente Eugenio Giani e tutta la giunta – ha aggiunto la sindaca Serena Arrighi – Diventare la prima capitale italiana dell’arte contemporanea sarebbe una magnifica occasione non solo per la città di Carrara, ma per tutta la Toscana. Come ho già detto in passato, sono convinta che Carrara sia già una delle tante capitali italiane dell’arte contemporanea, quella che abbiamo ora di fronte è una bella occasione per mettere a sistema le sue grandi potenzialità e con esse quelle di tutto il nostro territorio".
La città apuana ha presentato un dossier di 60 pagine redatto con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio, il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino e un board curatoriale composto da Cinzia Compalati, Maura Crudeli, Pasquale Direse, Federico Giannini ed Emanuele Guidi. "Questa candidatura è ciò che per Carrara può fare la differenza, ciò che può renderla contemporanea per 2mila anni ancora – ha concluso l’assessore alla Cultura Gea Dazzi –. Una sfida questa che si può perseguire solo motivando in primis i cittadini, suoi e di tutta la Toscana, a farsi risorsa per una nuova politica culturale, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, e favorendo un approccio emotivo al cambiamento percepito come possibile: la rinascita di Carrara come palcoscenico d’ispirazione per la dimensione artistica contemporanea".
Alessandra Poggi