Grande attesa nell’aria per il verdetto finale di chi sarà la ‘Capitale dell’arte contemporanea’ 2026, che Carrara si gioca con Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi. Domani il ministro alla Cultura, Alessandro Giuli, dirà chi ritiene meritevole del titolo basandosi anche sui giudizi formulati dalla giuria di esperti nel corso delle audizioni che si sono svolte nei giorni scorsi a Roma. Intanto l’assessore alla Cultura Gea Dazzi risponde alle polemiche sollevate dal consigliere di minoranza Simone Caffaz. "La candidatura è una grande opportunità per la nostra città e per tutto il nostro territorio – dice Dazzi –. Fin dalla campagna elettorale abbiamo sempre sostenuto come quella dell’arte e della cultura fosse la strada maestra da seguire per innescare un complessivo processo di rigenerazione urbana, e con questa candidatura abbiamo compiuto un grande e concreto passo in questa direzione. A prescindere da quale sarà il verdetto di domani, in questi mesi abbiamo lavorato con serietà e impegno a un programma di alto profilo, che in ogni caso ci lascerà in dote progetti e progettualità importanti che faremo di tutto per realizzare. Tutto ciò ha ovviamente previsto un investimento da parte del Comune, ma stiamo parlando di cifre ben lontane da quelle indicate dal consigliere Caffaz. Per questa prima fase sono stati impegnati circa 50mila euro, nulla a che vedere dunque con il ‘20% dell’eventuale premio’. Questo è stato poi un lungo e complesso gioco di squadra nel quale abbiamo avuto sempre al nostro fianco, tra gli altri, quella Regione Toscana che sempre il consigliere Caffaz, sosteneva pochi mesi fa ‘appoggiasse Prato’ perché questa candidatura sarebbe stata ‘un bluff dell’amministrazione senza alcuna attinenza con la realtà’". "I fatti, anche in quel caso – conclude Gea Dazzi –, hanno mostrato come quelli fossero solo attacchi scomposti e infondati".
CronacaCapitale dell’arte contemporanea. Dazzi: "Accuse senza fondamento"