Carrara (Massa Carrara), 6 ottobre 2023 – Teneva la musica a tutto volume, svegliando mezza Marina. Così i residenti della zona intorno a viale Galilei hanno chiamato i carabinieri alle 2 di notte per far cessare la musica che proveniva dalla villa di un noto imprenditore del settore navale di Marina. Nella notte fra martedì e mercoledì, il nucleo radiomobile dei carabinieri è intervenuto nell’abitazione di Filippo Vanelo, 45 anni, noto imprenditore navale, intimandogli di abbassare la musica.
Tuttavia questo alla vista dei militari ha dato in escandescenza, rifiutandosi di dare le proprie generalità. "Sono in casa mia cosa volete. Il mio nome potete leggerlo sul campanello". Da qui il rifiuto di consegnare documenti e consentire l’identificazione con forme di forte provocazione all’equipaggio del radiomobile. Tuttavia nel frattempo l’industriale, visibilmente alterato molto probabilmente dall’alcol, aveva abbassato la musica consentendo così alla pattuglia di andarsene. Alla vista dei carabinieri che si stavano allontanando, Vanelo si è buttato a corpo morto sul cofano dell’auto in movimento. I carabinieri sono così scesi per calmarlo, ma l’imprenditore era una belva scatenata. Nemmeno l’arrivo della polizia con un’altra volante di supporto e del 118 con i sanitaria bordo è riuscito a contenerlo.
Da qui cazzotti, morsi, calci e pugni che hanno provocato lesioni ad agenti e militari che sono finiti all’ospedale con ferite guaribili dai due ai cinque giorni. Una volta costretto e ammanettato è stato fatto salire con grande fatica sull’auto della polizia ma, non domato, ha spaccato il finestrino. Rifiutando di sottoporsi alle cure del 118, l’uomo è stato così arrestato e portato in camera di sicurezza. Dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed è stato denunciato per danneggiamento dell’auto. Il Pm Marco Mansi ha convalidato l’arresto e confermato il fermo nella camera di sicurezza. Ieri il gip Fabrizio Garofalo ha disposto i domiciliari e l’obbligo di firma una volta al giorno. L’avvocato ha chiesto i termini della difesa e il 13 si terrà il processo. Davanti al giudice, Vanelo si è dimostrato profondamente pentito e ha dichiarato di voler risarcire i danni materiali dall’auto.