Massa, 20 dicembre 2023 – Cardiopatica e con placenta previa, è riuscita a mettere al mondo il suo bambini in piena sicurezza grazie alle sapienti cure dell'area nascita integrata dell'Ospedale del Cuore di Massa (Massa Carrara). Lo si legge in una nota della fondazione Monasterio.
“Ora mamma Eleonora e il suo bambino, figlio secondogenito, sono a casa e stanno bene”. La donna da anni è seguita da Monasterio per una complessa cardiopatia che interessa l'arteria aorta e una valvola cardiaca. Nelle scorse settimane il secondo parto, ancora più delicato del primo perché, a complicare il quadro clinico della donna, si spiega ancora, “è sorto anche un problema ginecologico: al quinto mese mese di gravidanza, al momento dell'ecografia morfologica, i professionisti di medicina materno-fetale dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana hanno diagnosticato a Eleonora una placenta previa che, per la sua particolare collocazione nella parte bassa dell'utero, sulla cicatrice del pregresso taglio cesareo, poteva causare eventi emorragici con rischi importanti per la sua salute”.
La procedura, portata avanti grazie alla collaborazione di oltre 20 professionisti, ha permesso di far nascere il bambino (poco meno di 3 kg) con il cuore in perfetta salute. “Io - racconta Eleonora - ho incontrato l'eccellenza. A Pisa, dopo la diagnosi di placenta previa, sono stata seguita con cura e professionalità. Conosco da anni i medici di Monasterio che mi seguono per la mia cardiopatia, già in occasione del primo parto mi hanno dimostrato massima competenza e lo hanno fatto anche in questa seconda occasione. All'Ospedale del Cuore mi sono sentita accolta, curata e informata. Ringrazio i radiologi interventisti dell'Asl per la qualità del loro lavoro”.
La gravità del quadro clinico, prosegue la Monasterio, "ha richiesto un intervento multispecialistico e così si è messa in moto la rete della sanità toscana per la gestione delle gravidanze ad alto rischio: la paziente è stata seguita dai ginecologi dell'Aoup e dell'Asl Toscana nord ovest, parallelamente i cardiologi di Monasterio hanno monitorato lo stato di salute della donna fino a 37 settimane e quattro giorni di gestazione quando è stato programmato il parto cesareo”.
In particolare, viene spiegato, la presenza del team di radiologia interventistica dell'Asl è stata fondamentale perché, attraverso l'utilizzo di particolari sonde femorali, i medici, per via endoscopica, hanno impedito eventi emorragici determinati dalla placenta previa evitando scompensi rischiosi per la paziente.