Autolinee Toscane non ha disponibili bus extraurbani corti e quindi ha deciso di esternalizzare tre turni di lavoro: due a Pontremoli e uno nella zona di Costa. Dopo le polemiche sulle corse saltate in Lunigiana senza preavviso a causa di avarie ai mezzi e in mancanza di turni di riserva, AT corre ai ripari affidando altri operatori la supplenza di parti del servizio. Ma le segreterie provinciali dei sindacati Fit-Cisl, Uilt, Faisa e Ugl si lamentano per il mancato confronto "sia per valutare eventuali alternative sia per decidere il numero nonché la scelta dei turni da esternalizzare". Le sigle mettono nel mirino le giustificazioni aziendali che rimandano alla carenza di bus corti. "Ma questa è una mancanza dell’azienda – scrivono i sindacati – e non è scusabile considerato che sin dall’inizio della gestione AT ha sempre promesso grandi investimenti e il risanamento delle vecchie lacune. Una virtuale partenza del T2 nei tempi previsti dalla gara regionale non avrebbe comunque risolto il problema dell’obsolescenza dei bus extraurbani". Secondo i sindacati le giustificazioni aziendali per sostenere l’affidamento parziale esterno del servizio non reggono. "Oltretutto il turno esternalizzato nella zona di Costa – aggiungono – non viene effettuato con bus extraurbani corti ma con bus extraurbani di 10 metri". Ma alle segreterie non va giù la decisione di esternalizzare presa senza consultarle. "Un modo di operare, da parte di Autolinee Toscane – concludono – che non condividiamo affatto che rischia, per l’ennesima volta, di fare nuovamente aprire un tavolo di raffreddamento tra le parti".
Intanto, torna buona la notizia che la Provincia di Massa-Carrara spenderà 465mila euro per acquistare nuovi bus per il "lotto debole" del trasporto extra urbano. Le risorse finanziarie sono state messe a disposizione dalla Regione Toscana: è quanto è previsto dall’accordo tra i due enti che il presidente Lorenzetti ha provveduto ad approvare con un proprio provvedimento. La cifra disponibile fa parte del finanziamento di circa 118 milioni di euro che il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, ha assegnato alla Regione Toscana nel febbraio 2020 sulla base del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Il cronoprogramma prevede che le risorse del primo quinquennio siano utilizzate entro il 31 dicembre 2025. Per quanto riguarda il lotto debole la Provincia nel giugno 2023 ha avviato la procedura di gara per l’affidamento del servizio di trasporto nel lotto debole attraverso il ’dialogo competitivo’ e che, in attesa della conclusione del procedimento, l’ente ha prorogato il servizio ponte ad Autolinee Toscane fino al prossimo 31 ottobre.
Natalino Benacci