
Alcuni momenti dell’iniziativa nell’ambito del progetto “Donatori di musica“ ideato dal dottor Andrea Mambrini, cui prendono parte studenti del Palma
"Suonare in un contesto come quello dell’oncologia consente di arricchire sia i musicisti che gli ascoltatori. Si provano emozioni che un grande teatro colmo di pubblico non riesce a dare". Il dottor Andrea Mambrini è l’anima dei “Donatori di musica“, che vede in campo anche gli studenti del liceo musicale Felice Palma in un progetto che – iniziato a fine febbraio – si concluderà il 28 maggio. In mezzo un ricchissimo repertorio musicale: gli studenti portano la loro arte dentro al Day hospital oncologico del Noa. "Siamo alla terza edizione – spiega Mambrini – e siamo lieti di sperimentare la novità della filodiffusione, attraverso la quale i pazienti possono ascoltare, oltre che nella sala d’attesa, in ciascuna camera del reparto la musica suonata dagli studenti. Il concetto su cui si basa “Donatori di musica“ non è l’unicità della direzione in cui vanno delle emozioni: passano infatti dal musicista allo spettatore in un ’circolo del dono’. Non è un ambiente giudicante, qualsiasi nota stonata viene presa con un sorriso. Gli eventi si svolgono al mattino in un ambiente in movimento: qui la musica trova spazio e offre il suo apporto. A fine concerto, i ragazzi passano a salutare gli ospiti nelle stanza. Domani (oggi, ndr) suonerà Akemi Battistini, ex allieva del Palma".
"Un’esperienza formativa importante, i ragazzi lavorano e studiano proprio per abituarsi alla performance, dunque è una naturale continuazione del loro percorso il dedicarsi a iniziative di questo tipo – sottolinea il professor Paolo Biancalana – Un contesto così è speciale, si comprende la funzione che la musica può avere al di là di tutto, perché arriva in un momento particolare per chi ascolta. La preparazione, naturalmente, è uno dei momenti cruciali. I ragazzi coinvolti sono tanti, i concerti di musica da camera sono raccolti in un cartellone con una decina di eventi. Quest’anno abbiamo coinvolto anche ex alunni, diversi anche già laureati: una risorsa in più. Tra loro c’è Akemi Battistini, che quest’anno era sul palco di Sanremo con il suo violoncello. Il nostro auspicio è poter creare sempre più sbocchi su Massa, con più attività musicale oltre quella che già facciamo".
"Viene chiesto ai ragazzi se vogliono aderire al progetto, partecipano sia i solisti della scuola che piccoli gruppi di musica da camera – sottolinea la professoressa Gioia Giusti – Sempre vengono accompagnati dai docenti durante l’esibizione, l’adesione è alta ed entusiasta. Più si avanti, più si migliora nella preparazione e nel livello: la nostra è una scuola relativamente nuova e la crescita è evidente. Abbiamo il 50% degli studenti che poi continua il percorso nell’ambito musicale, altri cambiano strada. Ad ogni modo, lo studio di uno strumento consente di affinare un metodo di studio rigoroso e la capacità di lavorare in gruppo".