FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Massa, bolletta? No, un salasso. Settemila euro di gas

L’importo, recapitato a un cittadino massese, conteneva diversi errori di calcolo. E dopo i controlli dell’Adoc la cifra scende a 1.500 rateizzabili e senza interessi

Valentina Sparavelli, referente dell’associazione Adoc Toscana nord

Valentina Sparavelli, referente dell’associazione Adoc Toscana nord

Massa, 20 marzo 2022 - Più che una bolletta del gas, un salasso. Una cifra così alta da pagare che sarebbe servito un prestito in banca. Perché 7mila euro sono una somma troppo alta per una famiglia. Ma dentro quella bolletta c’erano voci e cifre che non tornavano e alla fine un residente di Massa se l’è cavata riuscendo a portare la somma a 1.500 euro, sempre alta ma ben più ragionevole e comunque rateizzabile nell’arco di alcuni mesi. Una vicenda che si è risolta solo in questi giorni. A ricapitolare quanto accaduto è la referente dell’associazione consumatori, Adoc Toscana nord, Valentina Sparavelli. Tutto è iniziato quando la bolletta del gas è arrivata a casa di un nostro concittadino.

L’occhio è caduto subito sulla cifra: 7mila euro da pagare. E’ stato come ricevere un pugno dritto in faccia. Uno choc. Recuperata la calma, l’utente si è rivolto all’Adoc Toscana nord che ha preso subito in mano la pratica per capire se quella bolletta fosse corretta o ci fossero degli errori da sanare. "Sono emersi subito importi prescritti – sottolinea Valentina Sparavelli – perché l’utente ha avuto un blocco fatturazione di circa due anni. L’uomo aveva già provato a far valere questa posizione prima di rivolgersi ai nostri uffici, inviando una lettera con richiesta di prescrizione in autonomia. Ma la richiesta era stata rigettata dalla società energetica".

A quel punto sono intervenuti i professionisti Adoc: "Analizzando tutte le voci è emerso che non c’erano solo importi prescritti – continua Sparavelli – ma anche una evidente anomalia nei consumi". E’ iniziato così un lavoro certosino, alla ricerca di tutti i consumi precedenti tenendo conto che non c’era traccia degli ultimi due anni, per il blocco della fatturazione. Ma Adoc è riuscita a ricostruire l’intera posizione: "Solo dopo un’attenta comparazione dei consumi sia di acqua sia di luce si è riusciti ad arrivare a un accordo – conclude la referente Adoc – attivando comunque la conciliazione paritetica. Una soluzione non banale che va a vantaggio del consumatore che invece dei 7mila euro iniziali ne dovrà versare 1.500, rateizzati secondo le possibilità del cliente e senza interessi".