MAURIZIO MUNDA
Cronaca

"Ritirerò la Pallamano dal campionato". Palazzetto inagibile, stagione a rischio

Il ds Vezzoni punta a togliere la squadra dalle competizioni: "Senza autorizzazioni del Comune non faccio giocare i miei ragazzi"

Il palazzetto dello sport di Avenza

Carrara, 2 ottobre 2022 - ​«Non faremo un campionato da abusivi e se non riusciremo ad avere una situazione regolare, ritirerò la squadra dal campionato oppure cercheremo un altro campo dove ci accolgano in maniera leale". Ci sono delusione e amarezza nelle parole di Gianpaolo Vezzoni, il ds della Pallamano Carrara che torna a sparare su palazzo civico per la annosa questione del palazzetto dello sport di Avenza e minaccia un clamoroso ritiro della squadra dalle competizioni. "Ad oggi non abbiamo alcuna autorizzazione e noi giocheremo solo se saremo in regola, non possiamo fare venire le squadre ospiti in un palazzetto dove non siamo autorizzati a giocare, ci sono troppe responsabilità per il presidente.

Noi abbiamo già pagato l’affiliazione e l’iscrizione al campionato, ma senza certezze ci ritireremo, con tutte le ricadute negative del caso – continua il dirigente nerazzurro –. Il Comune non riesce a gestire la situazione e questo è grave, sembra che non si trovino i soldi per la pulizia dell’impianto" aggiunge Vezzoni che al momento sta portando in palestra solo i giocatori senior ma non i minori delle squadre giovanili. "In un incontro di inizio agosto ci avevano chiesto di pazientare fino a fine mese, ma siamo ad ottobre e i problemi non sono stati ancora risolti e ad oggi non c’è alcuna autorizzazione. Così, dopo due anni di Covid, anche quest’anno è saltato il torneo Lardo e Marmo che era diventato un appuntamento tradizionale per la pallamano di inizio stagione".

A rassicurare Vezzoni è l’assessore allo Sport Lara Benfatto: "nei giorni scorsi il consiglio comunale ha approvato la nuova convenzione per le pulizie che partirà dalla prossima settimana, ma stiamo lavorando anche per consentire l’ingresso del pubblico con un numero contingentato, in attesa del rilascio delle certificazioni richieste". Quella del palazzetto di Avenza è una storia tribolata che viene da lontano, da quando, nella prima metà degli anni’70, con una intuizione poco felice, il Comune decise di creare quella che doveva essere la struttura sportiva di eccellenza di tutta la città, in un luogo poco adatto allo scopo: praticamente nascosto dietro la ex scuola media Leopardi, privo di parcheggio, con un ingresso per atleti anonimo che si imbocca da una stradina insignificante (che per una parte è anche privata), con un ingresso per il pubblico che, prima di diventare inagibile a vita, era difficilmente identificabile da chi proveniva da fuori città.

Così, dopo quasi mezzo secolo di vita (e li dimostra tutti) il palazzetto di Avenza continua ad essere al centro di polemiche e continua a richiedere risorse economiche di tamponamento (ora si lavora per il certificato prevenzione incendi e per l’antisismica), che non risolveranno i problemi strutturali che si trascina dietro da decenni. Dopo lustri di controversie e diatribe, dopo amministrazioni civiche che si susseguono, quel pasticciaccio di via Giovan Pietro continua a tenere banco, una eredità di cui tutti farebbero volentieri a meno.