Carrara ’sfida’ la direttiva Bolkestein. Prorogate le concessioni balneari: "Diamo più certezze agli operatori"

L’assessore Mario Lattanzi spiega la scelta fatta dalla giunta guidata dalla sindaca Serena Arrighi "Soluzione migliore in questa fase. Il prossimo anno vedremo cosa decideranno gli organismi superiori".

Carrara ’sfida’ la direttiva Bolkestein. Prorogate le concessioni balneari: "Diamo più certezze agli operatori"

Carrara ’sfida’ la direttiva Bolkestein. Prorogate le concessioni balneari: "Diamo più certezze agli operatori"

Stabilimenti balneari all’asta entro il 31 dicembre? Se ne riparla l’anno prossimo. Come già fatto a Montignoso la giunta di Serena Arrighi ha approvato una delibera che fissa al 31 dicembre 2024 la nuova scadenza delle concessioni balneari, che secondo la direttiva Bolkestein scadono a fine mese. E questo grazie all’incertezza giuridica che regna nel settore a livello nazionale. Una forzatura della Bolkestein che non è nuova a livello nazionale, se si considera che l’aveva era già messa in atto il governo di Giorgia Meloni, che con il decreto milleproroghe, ha ignorato le disposizioni del Consiglio di Stato decidendo di approvare una proroga di un anno, spostando la scadenza al 31 dicembre del prossimo anno.

"Riguardo alle concessioni demaniale marittime siamo ancora in un periodo di incertezza che certo non dipende dai singoli Comuni – spiega l’assessore al Demanio Mario Lattanzi –. Si tratta di una vicenda che va avanti da anni e, tra sentenze e pareri, attendiamo ancora che venga fatta chiarezza sulla cosiddetta normativa europea Bolkestein. In questo quadro di difficile interpretazione, come Comune abbiamo deciso di posticipare la scadenza delle concessioni perché in questo momento sarebbe per noi impensabile affrontare la questione delle gare o delle proroghe, ma soprattutto per dare certezze agli operatori per la programmazione della stagione 2024".

Insomma una scappatoia di un anno dettata dall’incertezza normativa e dalla reale impossibilità di mettere a gara tutte le spiagge entro la mezzanotte del prossimo 31 dicembre. "Lo stesso provvedimento, d’altronde, è stato già preso da molti altri Comuni, tra cui anche quello di Montignoso – prosegue l’assessore Lattanzi –, e crediamo sia la soluzione migliore in questa fase. Il prossimo anno vedremo poi cosa decideranno organismi ed enti a noi sovraordinati. La possibilità di proroga è d’altro canto prevista della stessa legge 188 del 2022. dove si dice chiaramente che sì la scadenza delle concessioni è fissata al 31 dicembre 2023 ma si permette anche, in caso di difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura, di differire il termine non oltre il 31 dicembre 2024, rendendo altresì legittima l’occupazione dell’area demaniale dal concessionario uscente, che altrimenti dal primo gennaio potrebbe configurarsi come abusiva".

Una proroga che per un altro anno garantirà ai balneari di essere i titolari degli stabilimenti di Marina di Carrara, in attesa di ulteriori chiarimenti, con sentenze e pronunce che cambiano continuamente il quadro della situazione. Per questo allungare i tempi di un anno consentirà una maggiore chiarezza su come procedere con le aste. "Si tratta di una possibilità di scelta dettata da ragioni oggettive – conclude Lattanzi –, come il fatto che non si può avviare e concludere una gara ad evidenza pubblica entro il 31 dicembre, che noi abbiamo deciso responsabilmente di fare". La manovra delle proroghe di un anno è stata possibile grazie alle legge 118/2022 (la ‘legge sulla concorrenza’ voluta dal governo Draghi), che spiega come in presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2023, si può differire il termine non oltre il 31 dicembre 2024.

Alessandra Poggi