Carrara studia per laurearsi Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. L’ufficialità è stata annunciata ieri con una conferenza di presentazione organizzata al Mudac, il Museo delle arti di Carrara e uno dei principali luoghi cittadini per mostre ed eventi su arte e cultura. La città apuana sarà l’unica rappresentante della Toscana a correre per questo prestigioso e importante riconoscimento, che potrebbe andare ad affiancarsi al titolo già ottenuto di Città creativa Unesco. Un titolo che si confà alla sua storia, a una città dove da 2mila anni si cava e si lavora il marmo, dove la scultura fa parte del dna.
Il dossier definitivo dovrà essere inviato a Roma entro il 30 giugno e poi, tra tutte le candidature presentate, a settembre la giuria selezionerà le cinque città finaliste. Entro la fine di ottobre il progetto prescelto sarà quindi proposto al ministro. Una vittoria che si tradurrebbe in preziosi finanziamenti provenienti dallo stesso ministero della Cultura, indicativamente intorno al milione di euro, più altri contributi dalla Regione Toscana destinati a progetti e iniziative culturali. Il Comune dela città dei marmi si sta ora occupando di predisporre la propria proposta da sottoporre a Roma, con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio, pubbliche e private, con il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino. Il comitato tecnico e curatoriale sarà composto dal direttore della candidatura Franco Bianchini e affiancato da Pasquale Direse, Federico Giannini, Emanuele Guidi, Alberto Gulli, Maura Crudeli e Cinzia Compalati. Il bando finanzia progetti culturali che prevedono mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e riqualificazione di spazi e aree determinanti per la fruizione dell’arte contemporanea.
Numerose le proposte che dovranno essere contenute nel dossier e che dovranno abbracciare tutto il 2026. Dunque spazio per mostre, festival, rassegne, convegni e altri eventi culturali che si trasformerebbero in importanti ricadute economiche sul territorio.
"Per noi è una giornata importante – ha aperto la sindaca di Carrara Serena Arrighi con estrema soddisfazione – e stiamo presentando un progetto che è nelle corde di questa città. La nostra identità è confacente a questa candidatura e in caso di vittoria, sarà un nuovo tassello che porterà lustro a Carrara. Carrara, come riporta il titolo scelto per questa candidatura, è realmente ‘contemporanea da 2mila anni’ perché è dai tempi dei romani che qui si trasforma la materia e si sperimenta".
I tempi per la preparazione del dossier sono stretti, ma il lavoro che in queste ultime settimane è stato fatto è già particolarmente avanzato. "Sarà importante nell’ottica di questa candidatura procedere su diversi aspetti – hanno aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara, Gea Dazzi e la dirigente dell’ufficio preposto Cinzia Compalati – che riguardano la valorizzazione di spazi dismessi e la crteazione di nuovi luoghi per l’arte, la valorizzazione dei giovani artisti. Sotto questo aspetto Carrara con i suoi laboratori e maestranze è un hub diffuso. Sarà prioritario disseminare il bello usando l’arte anche come mezzo di rigenerazione urbana. Importante anche un luogo come la nostra area archeologica di Fossacava, con reperti che dialogano con design, scultura e architettura".