Carrara, 6 dicembre 2024 – L’allarme sul Carrione e sul letto invaso dai detriti non proviene soltanto da comitati e cittadini, ma anche dagli stessi addetti ai lavori. Così una nuova emergenza Carrione proviene da Riccardo Valdettari, già vigile del fuoco e per anni coordinatore della Protezione civile, adesso membro di Avenza R-Esiste, il quale denuncia una situazione critica nell’alveo del torrente.
Preoccupazioni per lo stato del Carrione
“All’altezza della Via Aurelia – sottolinea Valdettari, voce autorevole in materia –, il Carrione versa in uno stato di grave degrado che preoccupa. Un rischio crescente legato alla mancata manutenzione dell’alveo fluviale e alla mancanza di interventi strutturali adeguati”. La denuncia di Valdettari si concentra sull’accumulo di detriti nell’alveo del fiume, un problema evidente anche sotto il ponte della Via Aurelia, che ostruisce il normale deflusso delle acque. Questo è aggravato dall’incompleta realizzazione del canale scolmatore, progettato per deviare le acque durante le piene.
“La pulizia del fiume è oggi una misura protettiva indispensabile, e deve essere effettuata con regolarità e competenza – ha dichiarato Valdettari –. A peggiorare la situazione, il letto di magra, il canale naturale in cui il fiume scorre durante i periodi di secca, che non si trova al centro dell’alveo, come dovrebbe, ma risulta spostato, compromettendo la capacità di deflusso e aumentando il rischio di esondazioni”.
Problemi legati alle golene
Valdettari ha evidenziato anche i problemi legati alle golene, aree cruciali per il contenimento delle acque. “Queste zone – si legge in un comunicato – sono state occupate da accumuli artificiali, noti come ’panettoni’, che limitano lo spazio disponibile per il passaggio delle acque e dei detriti. Le golene, trasformate in ostacoli artificiali, non possono più svolgere il loro ruolo naturale di controllo delle piene, aumentando notevolmente il rischio di esondazioni.
È una situazione che richiede un intervento immediato – ha affermato Valdettari –. Gli enti responsabili devono agire con determinazione per completare il canale scolmatore, ripristinare le golene e garantire la pulizia costante del fiume. Ogni giorno di ritardo mette a rischio vite e proprietà. La comunità ha diritto a risposte rapide e azioni concrete. Non possiamo permetterci ulteriori promesse vuote”.