
L’ex assessore Bertucci critica le dichiarazioni del presidente di Casa Ascoli, Casotti, sul metodo di ripianamento
Le promesse di risanamento di Casa Ascoli fatte dal presidente Giancarlo Casotti non sono piaciute all’ex assessore Matteo Bertucci, che ribatte punto per punto il dirigente. "Il presidente Casotti annuncia ancora una volta l’operazione consistente nella cessione/permuta del patrimonio immobiliare dell’ente, che consentirebbe di far fronte alla pesante situazione debitoria. Ma non dice che, in realtà, la cessione del patrimonio immobiliare è un’operazione del tutto inutile, che depaupera l’ente dei propri beni, senza che venga posto rimedio alcuno alla situazione di grave perdita economica dovuta anche alla sua terribile gestione. Oltre tutto, l’apporto di denaro dell’operazione di permuta (500mila euro) è assolutamente irrisorio ed insufficiente a far fronte alla grave situazione debitoria dell’ente: nell’ultimo bilancio approvato dal CdA la perdita del solo anno 2023 superava gli 800mila euro".
"Ma ancora più sorprendente – va avanti – è l’annuncio del presidente che la grave situazione sarà risolta grazie alla promessa del Comune di versare un contributo di 700mila euro a fondo perduto. Ma è cosa nota che i comuni non possono contribuire in alcun modo a risollevare le sorti delle aziende pubbliche di servizi alla persona, che godono di autonomia economica e che sono tenute a perseguire il pareggio di bilancio".
"Qui poi anche il semplice buon senso – prosegue – dovrebbe far comprendere a Casotti che gettare 700mila euro di denaro pubblico nel “buco nero” di Casa Ascoli significherebbe solamente sperperare il denaro pubblico, avallando una gestione che dopo quasi tre anni dall’insediamento del presidente si è rivelata del tutto incapace di intraprendere la strada del risanamento aziendale (salvo cercare di risparmiare qualche spicciolo sulla pelle dei lavoratori e degli ospiti). Fra le righe delle roboanti e compiaciute dichiarazioni del presidente si apprende anche qualche ulteriore allarmante notizia: dice Casotti che bisogna “placare la furia” dei principali creditori, elencando, oltre ai creditori storici (Compass, Di Vittorio e Toscana Full service) anche l’attuale gestore della Casa di riposo Ascoli e della Rsa Pelù, cioè la Cooperativa La Salute: se ne potrebbe dedurre pertanto che il debito di Casa Ascoli è ancora cresciuto e che, evidentemente, si sta accumulando nuovo debito anche nei confronti della Cooperativa La Salute".
"Ma allora viene da chiedersi: quando il Comune intenderà affrontare seriamente la situazione di Casa Ascoli e smettere di tergiversare su una questione (’assistenza agli anziani) di primaria importanza e di rilevanza sociale? Quando pensa di incaricare per gestire una situazione così complessa e delicata persone capaci e competenti, che tutelino la storica istituzione voluta a fine dell’800 dal concittadino Gioacchino Ascoli a favore degli anziani massesi?"