Casa Ascoli, intesa Asl-Comune. Sì allo scambio di immobili. Ma l’azienda vuole una variante

Chiede il cambio di destinazione d’uso per i nuovi palazzi e il distretto di via Bassa Tambura. Entro il 31 marzo deve essere rivisto accordo di programma del 2014 per la costruzione del Noa.

Casa Ascoli, intesa Asl-Comune. Sì allo scambio di immobili. Ma l’azienda vuole una variante

Il vecchio ospedale destinato a passare tutto in proprietà all’Asl (foto Nizza)

C’è il protocollo d’intesa fra Usl Toscana Nord Ovest, Casa Ascoli e Comune di Massa che attraverso passaggi di proprietà e conguaglio economico dovrebbe permettere il salvataggio dell’azienda speciale che gestisce anche la Rsa Pelù. Ma non solo. L’operazione dovrebbe risultare essenziale anche per un rapido cambio di destinazione d’uso di tutta l’area dell’ex ospedale, che finirebbe tutta sotto proprietà dell’azienda sanitaria, attraverso un cambio di destinazione d’uso assieme al distretto di via Bassa Tambura, da approvare entro fine marzo. E’ un accordo complesso che muove i passi ripercorrendo quello che è lo stato di fatto, a partire dal precedente accordo di programma per la realizzazione del Noa del 2013, che metteva insieme anche Regione, Provincia e Soprintendenza. In quell’accordo, aggiornato nel 2014, si prevedeva di non completare la variante urbanistica per il cambio di destinazione d’uso del distretto di via Bassa Tambura, che doveva diventare all’epoca la nuova casa della salute, di non acquistare l’ex scalo merci della stazione ferroviaria e di ‘valorizzare’ il vecchio ospedale. Ma tutto è andato in un’altra direzione. La casa della salute non si è più fatta in via Bassa Tambura e il terreno delle ferrovie è stato acquistato, per fare la casa di comunità. Poi c’è la situazione critica di Casa Ascoli, rimasta proprietaria del Padiglione Bechini dell’ex Scuola Infermieri, di fatto nell’area del vecchio ospedale. Il padiglione Bechini, in particolare, rimarca l’Asl, è "strutturalmente e funzionalmente connesso alle strutture ospedaliere".

Ma tutte e due le strutture ricadono all’interno della variante al Piano strutturale per la valorizzazione del vecchio ospedale, creando un problema di gestione. Nel frattempo la Rsa Pelù, di proprietà dell’Asl, era stata data in affitto gestionale a Casa Ascoli. Quindi, l’accordo di programma è di fatto cambiato e allora tanto vale arrivare a una nuova intesa visto che anche i servizi di medicina nucleare e medicina legale oggi dentro l’ex scuola infermieri si sposteranno al Noa. Quindi, l’Usl Toscana Nord Ovest acquisirà sia il Padiglione Bechini sia l’ex scuola infermieri "ai fini della completa valorizzazione del plesso ospedaliero" che acquisterebbe così maggior valore sul mercato. Casa Ascoli, per poter rispettare il Piano industriale di risanamento, li cede e prende la proprietà della Rsa Pelù.

Il valore di ‘scambio’ degli immobili sarà pareggiato da un conguaglio di 502mila euro da parte dell’Usl a Casa Ascoli. Inoltre, anche sul distretto di via Bassa Tambura si dovrà andare a un cambio di destinazione d’uso, per poter ‘valorizzare’ anche questo immobile, insomma metterlo in vendita con tutta probabilità. Il protocollo d’intesa detta tempi stringenti con l’obiettivo di modificare l’accordo di programma del 2014, ormai superato, e in particolare una collaborazione a 4 mani con il Comune a redigere gli atti per la valorizzazione di qualità del compendio del Presidio San Giacomo, per potere avere il cambio di destinazione d’uso dei nuovi padiglioni, e del distretto di via Bassa Tambura entro la fine del 2025, data oltre la quale l’azienda sanitaria "si riterrà libera da ogni impegno". Nessuna permuta, poi, se non si avrà già la revisione dell’accordo di programma entro la fine di marzo del 2025. Per rispettare patti e tempi, sarà costituita un’apposita cabina di regia fra le parti.