Casa Ascoli, Pd all’attacco: "Una dirigenza incapace e un sindaco latitante"

La segretaria Claudia Giuliani: "Persiani deve assumersi le sue responsabilità. Basta nascondersi, va garantito ai lavoratori il diritto di ricevere lo stipendio" . .

Casa Ascoli, Pd all’attacco: "Una dirigenza incapace e un sindaco latitante"

Casa Ascoli, Pd all’attacco: "Una dirigenza incapace e un sindaco latitante"

"E’ ora che il sindaco si mostri davvero quale primo cittadino e assuma su di sé l’onore e l’onere di governare la nostra città garantendo prima di tutto che i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non siano calpestati, a cominciare dal sacrosanto diritto a riceve il salario. Le donne e gli uomini della cooperativa Compass e della Di Vittorio non possono essere puniti perché i dirigenti di Casa Ascoli, scelti dal sindaco, si mostrano incapaci di svolgere la missione che gli era stata affidata. Il sindaco li ha scelti e ora deve assumersene la piena responsabilità. Non deve fuggire o nascondersi dietro sedute del Consiglio comunale a porte chiuse e secretate". L’attacco durissimo è di Claudia Giuliani, segretaria comunale del Pd, sulla vicenda che sta investendo i dipendenti delle cooperative che gestiscono i servizi a Casa Ascoli e alla Rsa Pelù.

"Ho avuto modo di parlare con le lavoratrici e con le cooperative – spiega Giuliani – e ho visto dignità e senso di responsabilità, ma ho visto anche una forte dose di frustrazione e preoccupazione perché le loro famiglie fanno affidamento sui loro salari per arrivare a fine mese. E adesso questo diritto di ricevere uno stipendio in cambio di lavoro gli viene negato in aperta violazione di qualsiasi norma. Che tutto questo sia causa di una amministrazione pubblica incapace e incosciente è davvero grave. La Cisl che chiede addirittura l’intervento del Prefetto e del presidente della Provincia, che pure non hanno alcuna competenza, è l’ulteriore dimostrazione che il sindaco è davvero latitante e irraggiungibile anche per i rappresentanti dei lavoratori. Una situazione grave e non più tollerabile. Per tutte queste ragioni ho chiesto agli eletti democratici a ogni livello di intervenire sia presso la Regione che presso la Provincia affinché Persiani sia chiamato ad assumere le proprie responsabilità e a garantire i salari dei lavoratori. Ai nostri eletti in consiglio comunale chiedo un’azione congiunta con le altre forze di opposizione di sinistra e di centrosinistra per convocare immediatamente una seduta straordinaria sia delle Commissioni consiliari competenti sia del Consiglio comunale al fine di definire una volta per tutte e alla luce del sole la soluzione".

Il 30 giugno, tra l’altro, era la data che l’amministrazione aveva indicato per risolvere il problema di Casa Ascoli. "Quella era la data – affermano in una nota il capogruppo Enzo Ricci e il gruppo consiliare del Pd – stabilita nell’accordo stralcio che il direttore Sconosciuto, audito in Consiglio comunale, aveva dato per il saldo del debito con le cooperative. Dopo aver secretato il Consiglio comunale straordinario convocato sulla situazione debitoria di Casa Ascoli con le cooperative, ci aspettavamo almeno che nell’ultima seduta del 1 Luglio il sindaco riferisse a che punto stavamo rispetto all’interessamento di alcuni istituti bancari rispetto al piano operativo del direttore Sconosciuto. Invece c’è solo silenzio attorno a questa vicenda e la scadenza del 30 giugno non rispettata conferma tutte le nostre preoccupazioni sia per Casa Ascoli e i suoi servizi, sia per il futuro delle cooperative Compass e Di Vittorio".