Casa Ascoli sulle barricate. Persiani difende le scelte

Scontro tra primo cittadino e sindacati: "Promossi molti tavoli di concertazione". Ma Cgil, Uisl e Csa proclamano lo stato di agitazione nelle due Rsa comunali .

Casa Ascoli sulle barricate. Persiani difende le scelte

Scontro tra primo cittadino e sindacati: "Promossi molti tavoli di concertazione". Ma Cgil, Uisl e Csa proclamano lo stato di agitazione nelle due Rsa comunali .

Aspettano la convocazione davanti al Prefetto ora i sindacati. E nella comunicazione della mobilitazione dei dipendenti di Casa Ascoli e Rsa Pelù spiegano la contrarietà alla scelta della messa in mobilità per 6 lavoratori. "Non ci troviamo di fronte ad una situazione di eccedenza di personale bensì ad una scelta aziendale di applicazione di un piano industriale nel quale si è scelto, tra le altre cose, di risparmiare sul costo del personale" sostengono. E sottolinea che "la sostituzione di 6 dipendenti diretti con personale di cooperativa, attraverso una gara in global-service, creerebbe un risparmio minimale a fronte di un danno diretto consistente per 6 persone che da anni offrono il proprio servizio all’ASP". A portarli sulle barricate il rifiuto dell’amministratore Giancarlo Casotti alla richiesta, ieri durante il primo tavolo previsto dalla procedura. Hanno così dichiarato lo stato di agitazione del personale e chiedere l’avvio della procedura conciliativa.

Ma proprio ieri il sindaco Francesco Persiani ha rigettato al mittente la raffica di accuse arrivata prima dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, poi dal consigliere di ‘Massa è un’altra cosa’, Ivo Zaccagna. Dalla variante Sogegross al ‘disastro’ di Casa Ascoli per arrivare fino al lapideo passando per l’Irpef. Proprio con i sindacati lo scontro istituzionale è più forte perché gli stessi hanno dichiarato di non voler più partecipare ai tavoli con l’amministrazione ridotti, sostengono, a mero ruolo consultivo di decisioni già prese. "È falso e pretestuoso: abbiamo promosso e partecipato a numerosi tavoli di concertazione su diverse tematiche, ma il dialogo richiede disponibilità da entrambe le parti e non può trasformarsi solo in un veto alle decisioni strategiche per il territorio" scrive il sindaco. Sulla variante, Persiani ribadisce che è stata "frutto di un lungo iter amministrativo e di una valutazione approfondita delle esigenze economiche e occupazionali della nostra comunità. È un progetto che mira a favorire lo sviluppo e a creare nuove opportunità di lavoro, rispettando le normative vigenti e rispondendo a una domanda di crescita che non possiamo ignorare. Capisco che ci possano essere divergenze di opinioni, ma non significa che non ci sia stata pianificazione o ascolto".

Sulla concertazione il sindaco ricorda proprio negli ultimi tempi un confronto sul lapideo: "Questo non significa accettare in blocco tutte le opinioni provenienti dal mondo sindacale, ma significa dare loro importanza e rispetto, cercando alla fine del percorso di trovare soluzioni costruttive per la città che possano contemperare tutti gli interessi in gioco". Inoltre, sull’eventuale stop degli incontri dichiarato dai sindacati, Persiani ricorda che negli ultimi mesi si sta lavorando "alla stipula del primo accordo territoriale di contrattazione sociale, che metteva l’accento su diversi punti strategici come quello di un possibile aumento delle esenzioni Tari in base alla fascia di Isee, un controllo della corretta applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per le imprese che lavorassero con appalti pubblici, politiche di genere, sicurezza nei luoghi di lavoro, disabilità, bonifiche e molti altri temi importanti. Fermare questo lavoro significherebbe vanificare il lavoro di mesi. In quel documento si ponevano le basi per delle relazioni sindacali più profonde e significative: a maggior ragione ritengo che quel percorso andrebbe portato avanti".

"Valutazioni in corso" invece la possibilità di aumento dell’Irpef comunicata dall’amministrazione proprio in un incontro con i sindacati: "una misura che potrebbe essere necessaria per garantire servizi essenziali a tutti i cittadini". Infine la replica al consigliere Zaccagna, su Casa Ascoli e consiglio comunale: "La crisi delle cooperative e le difficoltà di Casa Ascoli sono il risultato di scelte complesse e non semplicemente attribuibili all’amministrazione comunale. Abbiamo lavorato con determinazione per cercare soluzioni che tutelino i lavoratori. Le accuse di indifferenza sono infondate e denotano una scarsa comprensione del lavoro svolto".