Un carcere dove si punta al recupero dei detenuti, per futuri cittadini con possibilità di reintegro nella società. E’ positivo il bilancio all’interno della Casa di reclusione di Massa dove, ieri mattina, una delegazione della Camera Penale di Massa-Carrara, presieduta dall’avvocato Claudia Volpi, ha organizzato una visita istituzionale, già compiuta lo scorso anno, per verificare la ‘qualità della vita’ dei detenuti all’interno dell’istituto diretto da Antonella Venturi. Oltre ai membri della Camera Penale, anche giudici e pm, per fare un punto della situazione e verificare in prima persona il livello di rieducazione fornito dalla struttura, la gestione interna e servizi offerti.
Andando a elencare alcuni numeri relativi alla Casa di reclusione, attualmente i detenuti presenti sono 228, di cui 182 definitivi e 20 in attesa di giudizio. Estremamente diversificata la distribuzione dei lavori tra i detenuti, con 35 inseriti nelle cosiddette ‘lavorazioni interne’ a rotazione, 36 nel lanificio, 4 nella lavanderia, 46 alla sartoria e 5 inseriti nella manutenzione ordinaria del fabbricato. Poi ancora 3 si dedicano alle attività di orto e serra, 15 distribuiti tra magazzino, sopravvitto, ufficio direzione, caserma e barbiere, infine un paio inseriti nel Cup telefonico. Oltre alla parte didattica, con aule per le lezioni e possibilità di prendere il diploma, molti anche i progetti e i corsi presenti: arteterapia, chitarra, meditazione, teatro, cineforum, dipendenze, ludoteca e genitorialità.
"Le visite che svogliamo annualmente servono per controllare i progressi delle varie sezioni carcerarie – spiega l’avvocato Claudia Volpi, presidente della Camera Penale Massa-Carrara – quindi valutare le condizioni della struttura, delle celle, i servizi e in generale la qualità della detenzione. A Massa esistono pochi problemi di sovraffollamento, che è marginale rispetto ad altre realtà. Anche i magistrati in visita sono rimasti piacevolmente colpiti dalle strutture, dalla qualità dei progetti e delle attività rieducative offerte".
Non potendo i detenuti avere la possibilità di usufruire della navigazione Internet, molto alta è la richiesta di lettura. Una richiesta che si differenzia anche in base ai gusti, passando dal classico libro come può essere un romanzo, a letture più attente e approfondite come ad esempio le enciclopedie. I detenuti hanno la possibilità, grazie a un accordo della Casa di reclusione con la rete bibliotecaria di Massa, di poter leggere qualsiasi titolo venga chiesto, anche reperendolo da altre biblioteche. "Una cosa che ci ha colpito durante la visita – prosegue l’avvocato – è la grande quantità di libri presenti nelle celle. Un detenuto ci ha pure voluto offrire un caffè. E’ segno di un buon clima all’interno del carcere, che speriamo si mantenga tale". La delegazione in visita, oltre a una buona condizione generale di tutti servizi interni alla Casa di reclusione, ha inoltre potuto osservare l’ottima ottimizzazione degli spazi, sia per la parte lavorativa che per l’area destinata alle famiglie in visita.