Casa Rossa Occupata. Lorenzetti su Anas:: "Tavolo entro 10 giorni". Parte la raccolta firme

Intanto si accende la polemica anche sull’ex caserma di Carrara. Micheloni: "Il presidente della Provincia usa due pesi e due misure". E poi: "L’immobile di via Farini deve essere restituito alla collettività" .

Casa Rossa Occupata. Lorenzetti su Anas:: "Tavolo entro 10 giorni". Parte la raccolta firme

Intanto si accende la polemica anche sull’ex caserma di Carrara. Micheloni: "Il presidente della Provincia usa due pesi e due misure". E poi: "L’immobile di via Farini deve essere restituito alla collettività" .

Si è aperto uno spiraglio per la Casa Rossa Occupata su cui pende un provvedimento di sgombero. Dopo la partecipata assemblea di domenica scorsa, partecipata, tra gli altri, dal sindaco di Montignoso nonché presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, la promessa sembra essere stata mantenuta. "Sono partite le intelocuzioni con Anas, società delle strade e autostrade, proprietaria dell’immobile sull’Aurelia, e auspichiamo che il tavolo di trattativa venga aperto al più presto, entro i prossimi dieci giorni", afferma Lorenzetti al telefono con La Nazione. Intanto, attivisti e associazioni che gravitano attorno al centro sociale di Montignoso hanno lanciato da ieri una raccolta firme online che già dalle prime ore ha riscosso grande successo "superando le 400 firme", fanno sapere dalla Casa Rossa Occupata, a dimostrazione della "grande solidarietà e vicinanza da parte di moltissime persone". Tra queste anche Rifondazione Comunista: "Esprimiamo la nostra vicinanza alla Casa Rossa che ha rappresentato in questi 12 anni uno spazio di alternativa nel nostro territorio, le querele temerarie che hanno colpito attivisti politici e ambientali per mettere un bavaglio ad ogni critica, sono solo alcuni ultimi esempi di come il regime di repressione delle idee e della democrazia abbia oggi spazio nel nostro Paese".

Intanto, anche a Carrara si accende la polemica che lega in qualche modo le vicende dell’ex casa cantoniera di Montignoso all’ex caserma dei carabinieri di Avenza in stato di abbandono. "Sulla vicenda della Casa Rossa di Montignoso il sindaco Lorenzetti prende una posizione netta in difesa degli occupanti senza titolo – scrive l’ex consigliere provinciale Cesare Micheloni –, che da 12 anni gestiscono in autogestione l’ex casa cantoniera dell’Anas. A seguito della richiesta di sgombero avanzata dalla proprietà, ha dichiarato che pur comprendendo le motivazioni di Anas non lascerà che la casa venga sgomberata senza una discussione volta ad affidare l’immobile alle associazioni che ne facciano richiesta. Peccato che lo stesso sindaco in veste di presidente della Provincia non riesca ad applicare la sua acuta e articolata disamina in relazione a un bene di proprietà dell’ente che lui presiede, ovvero la ex caserma dei carabinieri di via Farini. L’immobile, che ironia della sorte ha una facciata rossa come quella della casa di Montignoso, non ha lo stesso decoro che Lorenzetti invoca per la Casa Rossa? La storica casa di via Farini deve essere restituita alla collettività come sede delle associazioni che svolgono volontariato".

Poi Micheloni se la prende con il presidente Eugenio Giani. "Sarebbe opportuno che Giani pensasse a risolvere il problema del distretto sanitario di via Giovan Pietro. Più di metà della struttura è dismessa e la mancata manutenzione provoca un deterioramento. Pertanto, il Giani governatore della Toscana e il Gianni presidente della Provincia si attivino, più il primo del secondo, per restituire, almeno in parte, alla collettività la ex Gil, peraltro ubicata in posizione strategica. Le tante associazioni culturali, ricreative e sportive del territorio da tempo necessitano di una sede e questo sarebbe il luogo adatto".