Venti di protesta a Montignoso. La Casa Rossa Occupata ha indetto una manifestazione nel centro di Massa il prossimo 7 dicembre con ritrovo alle 16.30 in piazza Garibaldi. "Contro lo sgombero e il Ddl 1660 (Ddl sicurezza)", si legge sui social del centro sociale. E ancora: "Per la riappropriazione e il recupero di spazi pubblici e sociali abbandonti, per la tutela dell’ambiente e del suolo da nuove speculazioni nel nostro territorio e ovunque".
Anas ha dato disponibilità al Comune di Montignoso di avviare la trattativa di acquisizione da parte dell’Ente della Casa Rossa. Si parla di un’acquisizione onerosa, in altre parole di un affitto con una durata di 20 anni.
Ora il nodo da sciogliere riguarda le modalità di ’uscita’ degli attivisti dall’ex casa cantoniera, infatti, non è ancora chiaro se Anas procederà con lo sgombero coatto, soluzione "da evitare" secondo gli occupanti, ma caldeggiata da Fratelli d’Italia e Lega che premono per un "ritorno immediato alla legalità" per scongiurare "un precedente pericoloso".
Lo stesso sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti (nonché presidente della Provincia) giorni fa si era espresso così: "Auspichiamo che prima di arrivare allo sgombero ci sia una moratoria che consenta di formalizzare gli atti da parte del Comune di Montignoso con Anas e poter ragionare su un percorso di ’uscita’ ordinata degli occupanti e consentire al Comune di poter espletare gli atti utili per creare le condizioni di un clima di serenità e un’uscita ordinata".
L’atto di notifica è scaduto, ma l’interrogativo sul destino degli attivisti della Casa Rossa è ancora legato ad un filo molto sottile.
I.V.