NATALINO BENACCI
Cronaca

Caso Alessia Di Stasio: Richiamo Semplice dopo Accuse di Licenziamento all'Asl Toscana

L'operatrice socio sanitaria Alessia Di Stasio riceve un richiamo semplice dopo accuse di licenziamento. Usb denuncia ritorsioni.

Manifestazione a sostegno della Oss

Manifestazione a sostegno della Oss

Era finito davanti al consiglio di disciplina dell’Asl Toscana nord-ovest il caso dell’operatrice socio sanitaria Alessia Di Stasio in servizio all’ospedale di Pontremoli per una mancanza per cui sarebbe stato sufficiente un semplice richiamo. Invece l’accusa era pesante, da licenziamento in tronco. Per l’Unione Sindacale di Base l’Asl aveva voluto montare un caso per un modulo di richiesta di congedo non compilato nei tempi previsti. Al consiglio di disciplina a Livorno il contenzioso si è chiuso con un semplice richiamo: la memoria difensiva presentata per Usb dall’avvocato Pietro Ambrosanio e dalle delegate Claudia Atti e Monica Bruno, hanno smontato le gravi contestazioni. Per l’Usb sarebbe stata una ritorsione contro l’operatrice socio sanitaria che, sostiene, "aveva osato contestare alla azienda la violazione delle leggi a tutela della salute dei lavoratori". "Alessia da mesi – spiega il sindacato – chiedeva di essere esentata dalla movimentazione dei carichi pesanti ma, nonostante le sue certificazioni mediche e le segnalazioni fatte pervenire alla dirigenza infermieristica, nulla è stato fatto fino al giorno del suo infortunio avvenuto proprio in seguito al trascinamento di un letto pesante e difettoso con un paziente sopra". Tanti hanno appoggiato la battaglia di Alessia Di Stasio, colleghi e movimenti civici come il Comitato sanità pubblica Versilia-Massa-Carrara e quello dell’Alta Lunigiana, la Consulta popolare per la sanità di Massa. Anche il sindaco di Pontremoli Ferri aveva scritto alla direttrice dell’Asl per chiedere che il procedimento disciplinare venisse chiuso per l’infondatezza delle gravi accuse mosse contro la lavoratrice. "La questione non è finita - conclude l’Usb –, ora le violazioni sulle leggi a tutela della salute dei lavoratori saranno portate all’attenzione di un giudice. Non si scherza con la salute dei lavoratori, non si usano i consigli di disciplina per ritorsione verso i lavoratori che alzano la testa".

N.B.