
Assolti per insufficienza di prove gli imprenditori Mauro e Silvia Costa, padre e figlia, titolari della Costa Mauro di Albiano Magra. E’ terminato il processo di primo grado sul caso delle rimozioni delle alghe dal lungomare di Chiavari. La storia ha radici lontane: il ‘Caso alghe’, che risale al 2014, aveva visto 6 rinviati a giudizio, tra cui imprenditori e dipendenti della pubblica amministrazione. I dipendenti comunali erano stati imputati per errata valutazione da parte del Comune del cumulo di alghe dedpositate dal mare sulla spiaggia vicina al porto turistico di Chiavari e, nel febbraio 2014, rimosse con un aggravio della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini. Una valutazione che, secondo la Guardia di finanza, era stata sottostimata allo scopo di favorire l’azienda Costa. Pesanti le accuse, tra cui turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica e materiale e truffa aggravata ai danni del Comune di Chiavari. Le indagini erano scattate dalle segnalazioni di alcuni consiglieri di minoranza. Ora la vicenda si chiude. "Sono stati anni difficili - spiega Silvia Costa -, di indagini meticolose e puntuali. L’offerta fatta da noi ai tempi per la pulizia era valida. Ero fiduciosa, i reati che ci contestavano erano gravi, ma abbiamo fatto solo il nostro lavoro. E’ arrivata una sentenza giusta".