CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

Caso Bottici, deciderà il Senato

Lo ha stabilito il tribunale: la pentastellata accusata di diffamazione nei confronti della ex giunta Zubbani.

di Claudio Laudanna

E’ accusata di aver diffamato la passata amministrazione, ora dovrà essere il Senato a decidere sul suo rinvio a giudizio. La parlamentare grillina Laura Bottici dovrà sottoporsi al voto dell’aula di palazzo Madama per la vicenda che la vedaechiamata in causa per i suoi giudizi sulla giunta Zubbani. Lo ha stabilito il tribunale di Massa che ha deciso per la trasmissione a Roma degli atti che riguardano il procedimento che coinvolge la senatrice carrarese. Quest’ultima, in un suo intervento, in Senato prima e in televisione poi, nel settembre del 2013, parlò di "rapporti pseudo mafiosi fra la vecchia amministrazione e le aziende del lapideo". Ma non solo. Bottici affondò ancora di più parlando della situazione in generale del lapideo e della presunta evasione al monte tanto che ai microfoni dell’allora Ttnews spiegò di essere soddisfatta delle indagini in corso da parte della Procura e tornò a denunciare ancora una volta le anomalie del rapporto che, secondo lei, avrebbero legato politica e mondo del marmo apuano. "Nell’unico intervento che ho fatto in Senato su questo argomento – disse la parlamentare – ho dichiarato che spesso i rapporti fra l’amministrazione e gli imprenditori che si occupano di cave sono pseudo mafiosi. Questo vi dice come io possa pensarla sull’argomento".

A stretto giro di posta arrivò così la querela per diffamazione presentata in Procura dallo stesso ex primo cittadino Angelo Zubbani a cui seguì il decreto di citazione in giudizio firmato dal procuratore Alberto Dello Iacono. "Bottici – si legge nell’atto –offendeva la reputazione degli amministratori del Comune e del sindaco Angelo Zubbani in quanto nel dichiarare pubblicamente la propria soddisfazione per le indagini avviate dalla Procura sulla presunta evasione alle cave, e denunciando quelle che a suo parere sono le anomalie nel rapporto fra politica e mondo del marmo, affermava nell’unico intervento in Senato che spesso i rapporti tra amministrazione imprenditori locali sono pseudomafiosi. Alludendo – prosegue il decreto del pubblico ministero– al fatto che l’amministrazione potesse avere rapporti di collusione pseudomafiosi con gli imprenditori".

Dopo diversi rinvii giovedì il tribunale di Massa ha infine disposto la trasmissione degli atti dell’intera vicenda al Senato che dovrà concedere o meno l’autorizzazione a procedere. In attesa del via libera o meno dell’aula il procedimento è stato quindi sospeso e rinviato all’udienza del 17 dicembre prossimo.