di Ilaria Vallerini
E’ stato un consiglio comunale ricco di colpi di scena e di tensione. Disertato anzitutto dalle associazioni – in solidarietà dell’esclusa, la Cgil – che nel frattempo manifestavano il proprio dissenso all’esterno del palazzo comunale. Ore 21 ingresso in aula, inizia la seduta. Sul tavolo c’è già un emendamento sostitutivo della risoluzione sul riconoscimento dello Stato di Palestina che era stata presentata dal consigliere Pd Stefano Alberti. Una prima doccia fredda. Il climax si è raggiunto poco dopo con l’intervento della consigliera del Polo Progressista e di Sinistra, Daniela Bennati, unica firmataria della risoluzione sulle armi nucleari che ha deciso di ritirare in segno di protesta. La consigliera ha alzato la scheda lasciando l’aula per motivi "di illegittimità del consiglio comunale a causa delle ingerenze del presidente del Consiglio Agostino Incoronato: dalla modifica dell’ordine del giorno inserendo tra i relatori l’associazione Italia-Israele ed escludendo invece la Cgil Massa-Carrara, zittendo il sindacato, oggi la Cgil domani chissà a chi toccherà (ha commentato all’indomani, ndr)" e dunque "uno scenario" – a suo parere – che apriva "alla possibilità di impugnare" ciò che "viene discusso". "Invito i miei colleghi a fare altrettanto", avrebbe detto guardando ai ’suoi’. Ma alla fin fine è stata l’ unica ad uscire dall’aula. "Sono molto addolorata – ha aggiunto prima di cedere parola – perché non mi è stata data la possibilità di esprimere la mia vicinanza al popolo palestinese per il genocidio che si è perpetrato". A quel punto è rimasta in ballo la sola risoluzione sul riconoscimento dello Stato della Palestina. Durante il Consiglio Comunale, il clima è rimasto teso, con un acceso confronto tra maggioranza e opposizione. Con tanto di cori ’Palestina libera’ partiti dai banchi dell’opposizione al momento dell’intervento di Italia-Israele. Dopo una sospensione di 20 minuti richiesta per una riunione dei capigruppo, Giovanbattista Ronchieri ha ritirato l’emendamento e si è giunti a un documento condiviso che riconosce il principio dei due popoli e due stati votato all’unanimità. "Anche se non è la nostra mozione originale, nei fatti viene riconosciuto lo Stato di Palestina" ha commentato Alberti. Nel documento votato è stata rimossa la parte riguardante "i fatti avvenuti dopo il 7 ottobre che hanno visto la lotta ad Hamas trasformarsi in una tragedia per Gaza. Il regolamento di funzionamento del consiglio comunale andrebbe modificato dato che al momento, la maggioranza che ha i numeri dalla sua parte, non dà la possibilità alla minoranza di esercitare la propria funzione se cambiaper intero le risoluzioni presentate. E’ una vera e propria tagliola".
Esprime piena soddisfazione invece il capogruppo della lista civica Persiani Sindaco, Simone Ortori: "A vincere in consiglio comunale ieri sera sono state le ragioni della Pace in Palestina. La votazione del documento unitario da parte della maggioranza e delle opposizioni rende onore alla memoria della nostra città. Nessun “muro contro muro” quindi ma volontà di ascolto e dialogo reciproca. Continueremo, su temi fondamentali come bonifiche, erosione, sanità, a cercare la più ampia convergenza politica con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale".