REDAZIONE MASSA CARRARA

Castello del Piagnaro senza barriere Un ascensore per vivere la cultura "Ampliato l’accesso alla terrazza"

Accantonata l’ipotesi del terzo elevatore sono stati aperti nuovi varchi per raggiungere il belvedere

Castello del Piagnaro senza barriere Un ascensore per vivere la cultura "Ampliato l’accesso alla terrazza"

Per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura su risorse del Pnrr il Ministero della Cultura ha finanziato con 500mila euro un progetto riservato ai visitatori del castello e del museo della statue stele. Nelle scorse settimane la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo ed ora sono state avviate le procedure per la pubblicazione della gara d’appalto. Inizialmente doveva essere previsto un terzo ascensore per consentire la salita dal piano terra al primo piano per gli interessati alla sola visita al castello.Poi i tecnici hanno trovato una soluzione che consente di utilizzare l’ascensore interno (realizzato con il progetto transfrontaliero Accessit), aprendo due varchi in ingresso basso e in uscita sulla cosiddetta manica di San Cosimo, che guarda come su una terrazza il borgo storico dall’alto. Questa modifica permette ai visitatori di usare questo ascensore anche quando il museo è chiuso. Molta strada è stata fatta da quando per accessibilità si intendeva il superamento di ostacoli e dislivelli di natura fisica: oggi, essa è concepita quale progettazione in funzione di una fruizione potenzialmente totale, che investe anche aspetti sensoriali, cognitivi e culturali.

"L’investimento ha lo scopo di ridurre gli ostacoli, le disuguaglianze e le lacune che limitano la partecipazione dei cittadini alla vita culturale e al patrimonio culturale - spiega il consigliere delegato al Sociale Paolo Parodi, che ha seguito il progetto -. Occorre aumentare e diversificare l’offerta culturale rivolta a un più ampio spettro di utenti attraverso percorsi di visita innovativi e migliorare la qualità dei servizi. E quindi progettare e realizzare interventi per la rimozione delle barriere nei siti culturali".

E’ programmata una serie di interventi con l’installazione di pedane lungo il percorso che conduce alla sala convegni e poi anche una bonifica dalle infiltrazioni che dall’esterno hanno interessato una parte del museo, sarà realizzata anche una sala multimediale utile per facilitare le informazioni. il primo ascensore, quello che da Porta Parma arriva sino all’esterno del castello era stato finanziato con un milione e mezzo di euro stanziato dalla Regione Toscana. Il nuovo look del Museo è stato creato da Guido Canali, un architetto prestigioso, famoso per aver progettato la ristrutturazione del Museo di Santa Maria della Scala a Siena In pratica la superficie museale è raddoppiata e il Piagnaro è entrato nella classifica di quelli più importanti della Toscana. Dopo l’area etrusca le statue stele sono infatti i reperti più significativi e averne una raccolta è un’occasione di prestigio culturale, ma anche di sviluppo economico. Lo dimostrano anche i numeri degli accessi dello scorso anno che hanno toccato quasi quota 19mila.Un secondo progetto sempre legato al Sociale è stato finanziato con 715mila euro dai fondi del Pnrr per la creazione di una residenza in grado di ospitare comunità-alloggio protette per disabili. Inizialmente si pensava di realizzarlo a casa Corvi ristrutturando la sede dell’ex scuola elementare.

Una soluzione poi risultata impraticabile per ragioni tecniche. "Questa iniziativa è stata associata ad un altro progetto, quello denominato “Stazione di posta“ della Società della Salute della Lunigiana – aggiunge Parodi – Abbiamo inserito questo programma sulla disabilità allestendo un polo all’interno del Seminario dove si prevede di realizzare alloggi assieme ad un progetto di inserimento lavorativo attraverso una formazione professionale". Il progetto “Stazione di posta“ dedicato ai senza fissa dimora alla ricerca di un posto dove poter mangiare e fermarsi per la notte, prevede l’apertura di un Centro servizi previo accordo di partnerariato pubblico-privato sociale con enti del terzo settore. Il progetto è del Circolo Anspi “Mons. G. Sismondo“ di Pontremoli (capofila) con i soggetti appartenenti al terzo settore non profit Conferenza San Vincenzo Pontremoli, Misericordia Pontremoli, Consultorio familiare Pontremoli, Caritas vicariale Aulla-Fivizzano, Caritas vicariale Villafranca Lunigiana, Caritas vicariale Pontremoli, Agesci gruppo 1 e 2 Pontremoli, Cavalieri del Tau Pontremoli e Gruppo missionario Padre Daniele. Gli interventi infrastrutturali verranno realizzati su immobili messi a disposizione dagli enti partner.Il centro servizi avrà due sedi al Seminario vescovile di Pontremoli e al centro diocesano di Aulla vicino all’Abazia di San Caprasio.

Natalino Benacci