![Presentato il progetto per il recupero dell’area in ottica moderna. Il sindaco: "Un ’leggio’ ellittico racconterà storia e geologia del luogo". Presentato il progetto per il recupero dell’area in ottica moderna. Il sindaco: "Un ’leggio’ ellittico racconterà storia e geologia del luogo".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZmExN2VkMzUtYjYyOC00/0/cava-brugiana-rinasce-un-anfiteatro-naturale-eventi-da-200-persone.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Presentato il progetto per il recupero dell’area in ottica moderna. Il sindaco: "Un ’leggio’ ellittico racconterà storia e geologia del luogo".
Una cava dismessa può diventare un palcoscenico naturale, dove svolgere attività legate al mondo della cultura, dello sport e dell’arte. E’ il caso della Cava Brugiana, presenza secolare e simbolo della lavorazione del marmo fin dal Seicento, che scalda i motori per tornare luogo antropizzato e rimarginare una ferita attraverso il suo recupero in un’ottica moderna. E’ la sintesi del progetto “Cava Teatro Brugiana“ presentato ieri mattina a palazzo civico dal sindaco Francesco Persiani con le assessore con delega alle cave Alice Rossetti e alla valorizzazione della montagna Giorgia Garau insieme al professor Gennaro di Leo, padre dell’idea, latinista, regista e attore attivo nella valorizzazione di talenti con l’associazione Scholé.
Il progetto, il cui cronoprogramma è scattato ieri, arriva a seguito dell’approvazione delle modifiche al Regolamento degli agri marmiferi: "Abbiamo fatto un sopralluogo alla cava che è stata, attraverso il piano attuativo di bacino, dismessa da cava e trasformata. Obiettivo chiudere una ferita del monte e naturalizzarla con un profilo originale nel suo genere – ha detto il sindaco Persiani – Da lì siamo partiti e dal fatto di aver introdotto nel Regolamento la possibilità, nell’estensione della durata delle concessioni, che i concessionari corrispondano al Comune somme per eseguire lavori di interesse pubblico indicati dall’amministrazione. Il progetto di Cava Brugiana non è pretenzioso e non va a stravolgere nulla se non a recuperare gli edifici legati all’attività estrattiva (camerini, luoghi per la regia, spogliatoi). Ci sarà da aggiungere il leggio, l’affaccio meraviglioso che di notte sarà illuminato in modo scenografico. La strada per arrivare è difficile ma non impossibile, sarà bello realizzare eventi esperienziali per momenti di recitazione, prosa, musica, installazioni. Coinvolgeremo la comunità brugiana per la manutenzione della strada. E prima passeremo dalle autorizzazioni degli enti competenti con focus su sicurezza e accessibilità. Il percorso sarà recintato con parapetti ad hoc, saranno posizionati reti paramassi anche se il versante appare stabile perché in marmo, ci sarà da piantumare nuove essenze e sistemare qualche blocco. Il tutto mantenendo il pavimento originale naturale. Siamo anche nel circuito Limes con questo progetto. L’obiettivo è accogliere qui per una decina di eventi l’anno sulle 150-200 persone. Il Pabe ha gia destinato il luogo, la pianificazione è pronta e con gli agri marmiferi abbiamo teoricamente trovato anche la fonte di finanziamento". Cava Teatro Brugiana non sarà solo un punto di osservazione, ma anche un simbolo di recupero e rigenerazione. Come nelle celebri cave di Jinyun, anche qui il recupero diventerà arte, trasformando un paesaggio segnato dall’uomo in un’opera capace di emozionare e far riflettere. "“Cava Teatro Brugiana” non sarà solo un teatro, sul modello di quello greco classico – ha detto il primo cittadino – ma un belvedere culturale e naturalistico, un luogo d’incontro tra uomo e natura, dove la bellezza dei marmi, i sentieri montani e il panorama mozzafiato si fonderanno".
Irene Carlotta Cicora