Si associa alle dichiarazioni dei sindaci Giovannetti, Murzi e Lorenzetti e degli assessori Gliori e Francesconi, il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini nella richiesta di chiusura definitiva di Cava Fornace e della sua successiva messa in sicurezza e bonifica "attraverso un percorso serio e sicuro che disciplini proprio questa fase ‘post mortem’ della cava". Riproporrà dunque in consiglio regionale l’interrogazione già protocollata il 13 maggio dopo lo smottamento della settimana precedente, e l’ipotesi di sversamento di liquidi in zone esterne al perimetro della discarica: un’interrogazione rimasta senza risposta.
"Voglio sapere dalla giunta regionale – sottolinea – cosa ne pensa di quanto avevo già evidenziato sull’articolo 73 bis, comma 5, della L.R. 10/2010, il quale dispone che per i procedimenti di competenza regionale la Giunta, nell’esercizio della propria discrezionalità politica ed amministrativa, si esprime in ordine alla compatibilità ambientale del progetto, e quindi può provvedere alla chiusura della discarica di Cava Fornace con un protocollo di bonifica e gestione post chiusura, così come richiesto dalle tante associazioni". Per Baldini "si è perduto molto tempo senza che il quadro della situazione mostri chiarezza sulle volontà che i cittadini chiedono con forza nelle riunioni affollate. Non mi meraviglia che, di fronte a questi ritardi e al silenzio assordante in essere, i comitati abbiano presentato esposti alla Procura della Repubblica di Massa e Lucca perché è proprio la fase emergenziale post-disastro non ancora conclusa che preoccupa sul pericolo che il percolato continui ad essere convogliato nella fognatura".