
Multe alle cave per la violazione della legge regionale 35 in materia ambientale (Foto di repertorio)
Carrara, 11 marzo 2025 – Raffica di multe alle cave per tutta una serie di violazioni che vanno dalla mancata pulizia dei piazzali alla gestione non conforme delle acque di lavorazione. Scattano i controlli al monte e per gli imprenditori sono in arrivo multe salate. Il settore Ambiente e marmo di palazzo civico ha sanzionato tutta una serie di comportamenti al monte in violazione della legge regionale numero 35.
Il “record" di multe spetta alla Cooperativa cavatori di Lorano, che ha totalizzato quattro sanzioni per un importo complessivo di 26mila euro. Seguono la società Escavazione Marmi Tecchione, che invece dovrà pagare 2mila e 500 euro e la Caro & Colombi che dovrà sborsare 5mila. Nello specifico la Cooperativa cavatori di Lorano “ha violato i contenuti dell’autorizzazione all’attività estrattiva – si legge nell’apposita ordinanza dirigenziale a firma del dirigente del settore Marmo, Giuseppe Bruschi – in quanto la gestione non è risultata conforme al progetto autorizzato e non è stato rispettato il cronoprogramma consegnato nel 2022”, per cui dovrà pagare 7mila e 500 euro. La seconda multa presa dalla Cooperativa di Lorano riguarda la pulizia dei piazzali in quanto “non è risultata gestita e realizzata come da progetto autorizzato”, e sono altri 7mila e 500 euro. La terza contestazione mossa dall’ufficio marmo alla Cooperativa Lorano ammonta a mille euro, e riguarda una serie di documenti richiesti da palazzo civico, che “non risultano conformi alle specifiche tecniche degli elaborati di rilievo tridimensionale”. L’ultima sanzione indirizzata alla cava Lorano è piuttosto salata: 10mila euro “per aver violato i contenuti dell’autorizzazione all’attività estrattiva in quanto la gestione delle acque di lavorazione non è risultata conforme al progetto autorizzato”.
L’azienda Escavazione Marmi Tecchione ha invece totalizzato una sanzione da 2mila e 500 euro per “aver violato i contenuti e le prescrizioni dell’autorizzazione all’attività estrattiva, in quanto è emerso dal registro pulizia piazzale che le stesse venivano eseguite ogni quindici giorni anziché ogni sette giorni”. Per quanto riguarda la Caro & Colombi la contestazione riguarda la cava Fiordichiara B per non aver depositato il “progetto di regimazione delle acque fuori dai termini prescritti nel provvedimento autorizzativo”, e per il quale dovrà pagare 5mila euro.