"Cave di marmo, una risorsa per tutti Eliminarle significa distruggere il futuro"

Il senatore Mallegni attacca gli ambientalisti: "E’ facile fare ideologia con il portafoglio gonfio, si crea tensione sociale e povertà"

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"Nei prossimi giorni proporrò la chiusura delle autostrade, dei porti, trasformando sia le piccole che le grandi navi, alimentate a gasolio, in navi a remi, proporrò un incentivo per nuove stalle per buoi e cavalli e un contributo a fondo perduto per la costruzione di carri per il trasporto di cose e persone rigorosamente in materiale riciclato". La butta sull’ironia il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni per ribadire l’importanza delle cave nella nostra economia e per dire no a qualsiasi ipotesi di chiusura.

"Ho anche qualche dubbio nel sostenere i mezzi totalmente elettrici perché ancora l’energia viene creata bruciando oli combustibili, gas e purtroppo ancora troppo spesso carbone. Quindi – prosegue il duro attacco agli ambientalisti – anche l’utilizzo di mezzi elettrici potrebbe comportare la distruzione dell’ambiente. Stiamo pensando anche di non far riaprire gli aeroporti e puntare tutto su viaggi in mongolfiera. Ma l’idea migliore su cui stiamo lavorando è la trasformazione di tutti i rifiuti, anche quelli pericolosi in materiale per arredamento e design".

Secondo il senatore, coordinatore regionale di Forza Italia e responsabile nazionale del settore turistico del partito di Berlusconi, questa visione non sarebbe per niente di tutela all’ambiente. "Questa – scrive – sarebbe la visione di coloro i quali in realtà non hanno affatto a cuore l’ambiente, ma propinano visioni teocratiche, ideologiche contro il presente e il futuro del nostro paese. Siamo tutti legati all’ambiente e operiamo perché questo venga salvaguardato nell’interesse collettivo. Tuttavia, pur rispettando, anche opinioni estreme, abbiamo il dovere di contemperare le esigenze

dell’ambiente con lo sviluppo, l’occupazione e il sostegno all’economia reale. Assistiamo ogni giorno alla chiusura di cave di marmo, c’è qualcuno che vorrebbe trasformare, da Carrara alla Versilia e molti altri posti d’Italia, le cave di marmo o di travertino o di altro materiale, in pascoli per pecore. L’artigianato artistico, il design, i grandi artisti italiani e mondiali, rappresentano per l’economia del nostro territorio una fonte incredibile nel loro rapporto con la materia. Bloccare lo sviluppo, chiudere le cave di marmo, licenziare centinaia di persone, cancellare l’indotto significa eliminare la storia che ha caratterizzato il nostro paese per centinaia di anni". Da qui l’invito di Mallegni a mettere da parte approcci ideologici e a considerare il problema da altri punti di vista: "Questo è l’obiettivo dell’ambientalismo ideologizzato che spesso vive col portafoglio gonfio e si erge a difensore indefesso dell’ambiente e del territorio non curante che un approccio ideologico crea soltanto povertà e tensione sociale. Il Parco delle Apuane e gli altri organismi deputati a rilascio di autorizzazioni e concessioni, non che le autorità di controllo, hanno il dovere e il diritto di far rispettare le regole ma allo stesso tempo di non dimenticare che esistono famiglie e imprese che con un tratto di penna malmesso potrebbero essere definitivamente cancellati".