DANIELE ROSI
Cronaca

"Cave, regole certe e sicure". Firmata una nuova convenzione

L’amministrazione ha varato un nuovo accordo: adesso tutte le imprese escavatrici dei tre bacini hanno protocolli specifici. La sindaca: "Provvedimenti che la città e il settore attendevano da anni".

Le cave al centro di una ridda di provvedimenti varati dal Comune su concessioni, escavazione, trecciabilità, sicurezza. e. lavoro al monte

Le cave al centro di una ridda di provvedimenti varati dal Comune su concessioni, escavazione, trecciabilità, sicurezza. e. lavoro al monte

Firmata la convenzione numero 74 tra Comune e imprese escavatrici. Con la sigla del documento tutte le cave dei tre bacini carraresi avranno convenzioni specifiche. Sono invece 17 le certificazioni Emas registrate. "Se la data del 31 ottobre 2023, quella della scadenza del periodo transitorio fissato dalla legge regionale, è stata storica per la nostra città, il 13 febbraio 2025 è di sicuro un altro giorno da cerchiare in rosso sul calendario. Entra ufficialmente nel vivo una nuova stagione per le cave di Carrara, una nuova stagione fatta di regole certe e prospettive sicure – dice con soddisfazione la sindaca Serena Arrighi -. Grazie al lavoro svolto in questi due anni e mezzo siamo riusciti a raggiungere un risultato importantissimo: tutte le cave carraresi hanno ora convenzioni con il Comune e quindi tanto le imprese quanto, soprattutto, il Comune possono programmare il futuro con maggiore tranquillità e con un orizzonte di lungo periodo.

Questo risultato, per il quale dobbiamo ringraziare una volta di più il dirigente Giuseppe Bruschi e tutto l’ufficio Marmo, va a completare un quadro di importanti riforme e obiettivi raggiunti in questi ultimi anni". La settimana scorsa il consiglio comunale aveva inoltre approvato il nuovo disciplinare per le gare per la concessione degli agri marmiferi. Un’assoluta novità che stabilisce i criteri per la valutazione delle offerte degli operatori economici interessati all’aggiudicazione delle concessioni e la conseguente durata delle stesse, sottraendo quindi in maniera definitiva il Comune di Carrara dalla logica del ricatto occupazionale.

Prima di questo disciplinare ci sono stati diversi provvedimenti presi dal Comune: era stata la volta del regolamento sulla tracciabilità, che è già entrato in vigore, e ancora della creazione dell’osservatorio del Marmo, della stesura del regolamento per l’applicazione del cosiddetto articolo 21, ma anche dell’ordinanza che imponeva lo stop alle lavorazioni in cava quando fa troppo caldo. "Si tratta di tutti provvedimenti che non solo la città – conclude la sindaca – ma l’intero comparto attendevano da anni e che ora potranno garantire un sempre migliore sviluppo a tutto il mondo del lapideo".