REDAZIONE MASSA CARRARA

Cave, risorse per la sicurezza. La Regione chiede all’Arpat un nuovo “Piano speciale”

Previsto uno stanziamento di 700mila euro in tre anni per effettuare controlli aggiuntivi sulle attività estrattive dell’area apuoversiliese anche in collaborazione con altre amministrazioni .

Cave, risorse per la sicurezza. La Regione chiede all’Arpat un nuovo “Piano speciale”

Dopo un lungo stop, la Regione Toscana si avvia a finanziare un nuovo ‘Progetto speciale cave’ elaborato da Arpat per effettuare controlli aggiuntivi sulle attività estrattive del distretto lapideo apuoversiliese. Il dettaglio emerge dagli indirizzi che la giunta regionale del presidente Eugenio Giani ha deliberato di dare ad Arpat per il triennio 2024-2026. Nel documento, al di là dei tecnicismi burocratici, di fatto si assegnano le risorse necessarie al funzionamento di Arpat per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali che vengono suddivise fra obbligatorie ordinarie e straordinarie.

Nella prima definizione rientrano i controlli annuali che Arpat effettua sulle cave delle Alpi Apuane per le province di Lucca e Massa Carrara. Ed è nella seconda definizione, e nelle linee di indirizzo che fornisce la stessa regione, che viene menzionato appunto il nuovo progetto speciale cave che sarà finanziato per il triennio nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate ad Arpat che per tutte le attività ammontano a oltre 48 milioni di euro per il 2024 di cui più di 2 milioni di euro per le attività straordinarie, grazie anche a 700mila euro di avanzo che la Regione ha potuto ridestinare.

Fra le specificità e le priorità della programmazione, quindi, la giunta toscana chiede ad Arpat di "predisporre un programma di controlli aggiuntivi delle attività di coltivazione cave nell’area apuoversiliese attraverso la predisposizione di un progetto speciale per il triennio 2024/2026 attivabile già dal 2024" stimando le somme da destinare in 100mila euro per il 2024, essendo l’anno già in corso, che poi diventano 300mila euro per il 2025 e altri 300mila euro per il 2026.

In totale sono stati stanziati 700mila euro da destinare alle "attività finalizzate ad eseguire un programma di controlli aggiuntivi delle attività di coltivazione cave nell’area apuoversiliese anche attraverso l’attivazione di eventuali collaborazioni con altre amministrazioni". Il precedente Progetto speciale cave risale ormai al 2018, era durato sempre un triennio e di fatto era stato voluto sempre per controllare gli effetti sull’ambiente delle attività estrattive.

FraSco