ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

Celeste, cintura nera di kick boxing. Ennesimo trofeo in ’casa’ Parenti: "Insegnerò alle donne a difendersi"

A vent’anni ottiene il titolo di istruttrice: "Sarò di supporto a chi lavora in ambienti a rischio, come i sanitari"

La cintura nera di kick boxing Celeste Parenti sul ring

La cintura nera di kick boxing Celeste Parenti sul ring

Ha deciso di seguire le orme del papà Claide Parenti, maestro di arti marziali e pluricampione mondiale, e del fratello Devin, collezionista di trofei, e non poteva quindi che avere grandi soddisfazioni anche la piccola di casa, Celeste Parenti, che in queste settimane ha raggiunto uno dei riconoscimenti più alti per chi si allena e fa sacrifici da moltissimi anni: la cintura nera di Kick Boxing, uno sport da combattimento di origini asiatiche molto antico che combina i calci tipici delle arti marziali ai pugni propri del pugilato.

La tenacia, la concentrazione, i sacrifici, che tutta la famiglia Parenti conoscono bene, compresa la mamma Patrizia che continua a formarsi per allenare grandi e piccini nelle attività fisiche, ha portato Celeste, all’età di 20 anni, anche ad ottenere il titolo di istruttrice della disciplina. Ecco che così la palestra aullese "Il Tempio", sita in via Nazionale 150, aggiunge nuovo motivo di prestigio a quelli già conosciuti.

Un obiettivo raggiunto, il suo, che però sembra indirizzarla non tanto sui "ring" per la conquista di medaglie, quanto alla realizzazione di progetti altrettanto importanti e più vicini agli altri, alle persone. Ma cosa vuol dire "combattere" per arrivare alla cintura nera e cos’ha in programma Celeste?

"Per me è una grande soddisfazione. Mi alleno da quando ho due anni con mio papà e mio fratello, che hanno una carriera importante alle spalle, e adesso anche io posso dire di aver raggiunto uno dei miei tanti obiettivi. Ho voluto seguire le loro orme, mi è venuto naturale, ma ho scelto di diventare istruttrice perché vorrei mettere le mie conoscenze a disposizione di tutte quelle donne che sentono di aver bisogno di imparare a difendersi. Soprattutto vorrei essere da supporto alle donne che lavorano in ambienti difficili, come ad esempio nel settore sanitario, e che troppo spesso sono vittime di aggressioni. Come in tutti gli sport ci sono stati alti e bassi, ma con la testa e le persone giuste al proprio fianco si può ottenere tutto. Ho fatto tanti sacrifici per arrivare alla cintura nera e per diventare istruttrice, quindi non vedo l’ora di potermi mettere al servizio degli altri."

Quello di Celeste è solo l’inizio di un nuovo percorso che fa immaginare grandi soddisfazioni.

Anastasia Biancardi