L’amministrazione comunale di Bagnone, in collaborazione con le associazioni del territorio, commemora, domenica, l’81° anniversario dei primi caduti partigiani sulle alture del monte Barca. Un primo gruppo di ribelli occupò le alture bagnonesi, il monte Barca, a fine i febbraio 1944. Arrivati tramite i contatti che Edoardo Bassignani ‘Ebio’, organizzatore della successiva formazione ‘Leone Borrini’, aveva con esponenti del Pci e Cln spezzini, si insediarono in un seccatoio. Si trattava di 12 ragazzi, otto dei quali provenienti dallo spezzino, uno da Aulla e tre cittadini russi. Vennero attaccati il 14 marzo da militi della X Mas: tre di loro restarono uccisi nello scontro, otto furono catturati e fucilati, e un altro, ferito, riuscì a salvarsi. I caduti furono Luigi Amedeo Giannetti, Victor Ivanov, Luciano Righi, i fucilati Mikhail Tartufian, Nino Gerini, Ubaldo Cheirasco, Angelo Trogu, Domenico Mosti, Gino Parenti, Giuseppe Tendola, Vassili Belacoski, l’unico sopravvissuto fu Ernesto Parducci. L’episodio non ha solo una valenza locale poiché coinvolge tre regioni: Liguria, Toscana e Emilia. L’importanza di questo episodio è altissima, quei ragazzi tracciarono la strada a una formazione partigiana molto numerosa e agguerrita. Sul loro esempio altri giovani percorsero i sentieri di quelle montagne, combattendo, morendo e vincendo. La cerimonia in Largo Martiri Monte Barca, alle 18, con la deposizione di un mazzo di fiori al pannello che ricorda quei fatti. Poi i saluti delle autorità in sala consiliare e la proiezione del docufilm ‘I ragazzi del monte Barca’.
CronacaCerimonia in ricordo dei caduti partigiani sul Monte Barca