DANIELE ROSI
Cronaca

Cerimonie, Caffaz assente: "Inutile fare di sabato le commemorazioni per il popolo ebraico"

Il consigliere ricorda il precetto biblico che vieta a tutti i semiti di partecipare a manifestazioni pubbliche. "Ancora troppi casi di razzismo".

Cerimonie, Caffaz assente: "Inutile fare di sabato le commemorazioni per il popolo ebraico"

Cerimonie, Caffaz assente: "Inutile fare di sabato le commemorazioni per il popolo ebraico"

"Spero che la mia assenza dal consiglio comunale solenne di domani, giorno della Memoria, possa far più rumore che una presenza". E’ netta la presa di posizione del consigliere Simone Caffaz che, in una presa di posizione simbolica che non ha nulla a che vedere con Carrara e l’amministrazione comunale, vuole lanciare piuttosto un segnale a livello nazionale sulla concomitanza delle celebrazioni con il giorno di sabato, da sempre giorno di riposo per la comunità ebraica.

"La mia posizione non ha nulla a che vedere con Carrara – premette Caffaz - tuttavia da un po’ di tempo ho fatto le dovute riflessioni sul giorno della Memoria. Pochi anni fa io sono stato anche oggetto di discriminazioni con un attacco hacker e ho subito pesanti offese; e questo avveniva proprio in occasione della celebrazione di questa giornata che anzi, dovrebbe allontanare certe tensioni che purtroppo sono sempre presenti nella società".

Il consigliere di opposizione ha quindi spiegato le ragioni dietro la sua scelta, ponderata, di non prendere parte al consiglio comunale solenne di domani. "Talvolta un’assenza può essere più rumorosa di una presenza – spiega il consigliere che con il gesto vuole manifestare contro una sorta di mancanza di delicatezza nell’organizzazione di unagiornata che dovrebbe essere per la comunità ebraica – e per altro la mia assenza al consiglio comunale dedicato alle celebrazioni sarà un’assenza condivisa da tutti gli ebrei italiani, perché il fatto di aver organizzato in tutta Italia le celebrazioni di sabato, preclude agli ebrei la possibilità di partecipare, essendo un giorno di festa in cui non è possibile prendere parte a iniziative pubbliche. Deve essere un giorno di riposo per tutti noi così come previsto dai comandamenti biblici. Si tratta perciò di un’assenza che spero faccia più rumore della presenza, aprendo una discussione su questi temi che sto sollevando". Spazio quindi, parlando proprio di temi, a una riflessione a 360 gradi sulla situazione degli episodi di antisemitismo, latenti o meno, che ancora sono presenti nella società. "Sono situazioni purtroppo in crescita in tutto l’Occidente – prosegue – e stanno aumentando anche in Italia. Nel 2023 si sono quintuplicati e ciò mi ha spinto a ulteriori riflessioni. Rischia di diventare inutile ricordare gli ebrei morti decenni fa quando in alcuni casi coloro che ricordano l’Olocausto danno vita a iniziative discriminatorie. Rischia di essere un rito che non ottiene lo scopo che si era prefissato. Il conflitto in Medio Oriente ha una sua rilevanza in tutto questo, però noi abbiamo il dovere di tenere da un lato separati i due aspetti: da una parte ci sono gli ebrei dall’altro gli israeliani, e sono due cose diverse, che non sempre collimano. Dall’altro lato è anche necessario al tempo stesso che il pregiudizio e il razzismo che storicamente era presente nei confronti degli ebrei, non venga esteso agli israeliani, perché è un’altra forma di antisemitismo e razzismo".