
Cesare Battisti in carcere a Massa: "per stare più vicino alla famiglia"
Cesare Battisti, condannato all’ergastolo per quattro omicidi e altri fatti di sangue commessi negli anni di piombo quando militava nei Proletari armati per il terrorismo, è stato trasferito dal carcere di Parma alla casa circondariale di Massa da alcune settimane per poter stare più vicino alla famiglia. Ed è qui che deve iniziare di nuovo a lavorare sull’iter previsto dalla riforma Cartabia per chiedere di essere ammesso alla mediazione penale, che fa parte della giustizia riparativa per poter accedere ai benefici penitenziari e ai permessi premio. Una procedura che aveva iniziato a Parma ma il cui iter si è interrotto a seguito del trasferimento. La mediazione penale consiste nel chiedere di incontrare i parenti delle vittime, i quali però possono rifiutare gli incontri con chi ha ucciso i loro familiari, ma già il solo fatto di aver intrapreso il percorso di mediazione può essere un elemento di valutazione da parte della magistratura di sorveglianza che decide se concedere benefici che consentono anche agli ergastolani di uscire dal carcere in permesso. Battisti, che ha 68 anni ed è stato arrestato dall’Interpol in Bolivia nel gennaio 2019 dopo 37 anni di latitanza durante i quali ha svolto l’attività di scrittore, è recluso da poche settimane nel carcere di Massa. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria avrebbe accolto la sua richiesta di trasferimento dal carcere di Parma in quello toscano per essere più vicino ai familiari che vivono a Grosseto. Da un anno Battisti è stato "declassificato", da detenuto in regime di alta sicurezza a detenuto comune, condizione che gli permette di iniziare a progettare un percorso che porti alla concessione dei permessi.