Il chiosco del Gramsci Caffè va a bando. La concessione comunale per la gestione del centralissimo bar cittadino è scaduta e l’attuale gestore, Emanuele Crudeli, in attesa dell’uscita del nuovo avviso, come avevamo già scritto per primi, da ieri ha chiuso i battenti. Gli uffici tecnici stanno predisponendo il nuovo bando e già nei prossimi giorni ci saranno i necessari passaggi in giunta. Nel frattempo i clienti del Gramsci hanno lanciato spontaneamente una raccolta firme per chiedere di accelerare l’iter e non privare la piazza Gramsci di un servizio pubblico. Oltre 500 firme che in questi giorni saranno consegnate nelle mani della sindaca Serena Arrighi. Hanno firmato studenti, professori, professionisti, mamme, artisti e persone straniere. In attesa che esca il nuovo bando per la gestione del chiosco bar, Emanuele Crudeli attraverso le pagine del nostro giornale ringrazia clienti e dipendenti.
"Si è chiuso un ciclo un’esperienza meravigliosa che è cresciuta insieme alla città e per la città, uno spazio di cultura e socialità che ha dato luce ad una piazza e lavoro a tanti giovani in questi anni – scrive Crudeli –. Ringrazio tutte le persone che ci hanno creduto e che hanno lavorato con grande professionalità e impegno, tenendo questo chiosco aperto dal lunedì alla domenica, festivi inclusi e che hanno non solo dato un servizio alla cittadinanza ma creato comunità attraverso inclusione, aggregazione, bellezza e cultura. Auspichiamo che chiunque vincerà la prossima assegnazione possa prendere esempio da questa gestione, e continuare ciò che è stato seminato e coltivato con amore e serietà. La Capinera Sas parteciperà al nuovo bando, abbiamo già molte idee e progetti innovativi per il futuro e speriamo che i tempi siano celeri per evitare che la piazza si spenga, e che la cittadinanza non perda un servizio così centrale e funzionale".
"Chiediamo che tutto il lavoro fatto in questi anni non venga dimenticato, affinché’ questo chiosco continui ad essere uno spazio culturale e non solo commerciale per la città di Carrara e per i suoi cittadini – hanno scritto nella petizione alla sindaca i clienti del bar –. Perché’ oggi piazza Gramsci è tornata ad essere la piazza inclusiva e accogliente degli studenti, dei bambini, dei genitori, degli anziani e dei cittadini stranieri, che trovano qui un servizio fondamentale e sempre aperto". Il chiosco grazie ad una proroga del Comune di Carrara, firmata subito dopo il Covid, nonostante la concessione fosse scaduta ha continuato a lavorare pagando regolarmente l’affitto e i successivi adeguamenti Istat. Nella petizione si chiede anche che il lavoro fatto dal Gramsci Caffè non venga dimenticato.
Alessandra Poggi