Anastasia Biancardi
Cronaca

Chiude storica edicola, Aulla perde un altro punto di riferimento. “Tanti sacrifici per nulla”

Marinella Faleschini e il marito Stefano gettano la spugna dopo 35 anni. “Lo stop al traffico in centro ci ha penalizzato. Dal sindaco promesse vane”

Dopo 35 anni la titolare Marinella Faleschini, insieme al marito Stefano, chiuderanno la storica edicola ad Aulla

Dopo 35 anni la titolare Marinella Faleschini, insieme al marito Stefano, chiuderanno la storica edicola ad Aulla

Aulla, 10 gennaio 2025 – Chiude storica edicola di Aulla. Dopo 35 anni la titolare Marinella Faleschini, insieme al marito Stefano, ha deciso di gettare la spugna. Per i cittadini della città lunigianese, ma anche per tutta la comunità e per l’informazione, si tratta dell’ennesima perdita. Gli aullesi, infatti, sono stati spesso chiamati in questi ultimi tempi a mettere mano al cassetto dei ricordi. Alcune figure che hanno contribuito a fare la storia del commercio locale, infatti, se ne sono andati, lasciando un segno indelebile nella memoria di chi ad Aulla è nato, l’ha vissuta e la abita ancora. Ora arriva la notizia della chiusura della storica edicola del centro storico, in via XX Settembre, nei pressi dei giardini Don Guidoni. Qui Marinella Faleschini, con il marito Stefano, ha lavorato per ben 35 anni facendo la gioia dei lettori di giornali, dei collezionisti, dei bambini e mantenendo attivo un servizio fondamentale per la comunità, nonostante tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare.

“Per 35 anni – commentano Marinella e Stefano – la nostra attività è sempre andata bene e ora andiamo in pensione, ma ci dispiace il fatto che non ci sia continuità. Fino ad ora abbiamo sempre garantito un servizio ai cittadini, ma da quando il centro storico è stato chiuso al traffico il commercio di questa parte di città è andato a morire. Abbiamo tenuto duro finché abbiamo potuto, ma il declino è evidente, basta vedere tutte le attività che hanno chiuso, i fondi sfitti e a breve ci saranno altri negozi che tireranno giù la saracinesca per sempre. Sono due anni che il sindaco e l’amministrazione ci promettono l’apertura al traffico, ma qui aspettiamo e non succede nulla. Abbiamo fatto tanti sacrifici in questi anni, aprendo al mattino presto e tirando fino alle 19 ogni sera di ogni giorno, compresa la domenica. Con soli sei giorni l’anno di ferie. E per le scelte sbagliate che sono state fatte da altri non abbiamo potuto nemmeno vendere la licenza, perché come si fa a cedere un’attività in un posto morto? La si chiude e basta, come tutte le altre. Avremmo potuto tenere aperto qualche anno in più, ma ormai non era più possibile andare avanti senza appoggi, non si può solo pagare. Pazienza, ci godremo la meritata pensione”.