Cinghiali alla porta di casa. L’ira del sindaco Varese: "Non si vuole risolvere"

Gli abitanti di Podenzana esasperati dalle devastazioni degli ungulati "Chi ha il potere di aprire la caccia senza limitazioni di tempo non vuole farlo".

Cinghiali alla porta di casa. L’ira del sindaco Varese: "Non si vuole risolvere"

I rifiuti disseminati nelle strade di una delle frazioni di Podenzana

Ancora cinghiali che si avvicinano ai centri abitati e si spingono fino alle porte di casa. I residenti del Comune di Podenzana sono esasperati e tornano a segnalare danneggiamenti a orti, proprietà, recinzioni, allevamenti. Ma anche sporcizia e disordine. "Ogni mattina trovo la sorpresa: contenitori per la raccolta differenziata divelti e spazzatura sparsa ovunque per la strada. Anche gli operatori Ersu – racconta una cittadina – hanno espresso disappunto nel dover ogni giorno sottrarre tempo al lavoro ordinario per ripulire lo scempio che trovano". Alcuni residenti si dichiarano stanchi di annuncismi che non vengono tradotti nei fatti: "A distanza di tempo e dopo tante belle parole, qui la situazione non è cambiata".

La riduzione del numero dei cinghiali è ormai considerata una necessità. Il sindaco Riccardo Varese dichiara di aver fatto tutto quanto in suo potere. "Ho promosso diverse battute di caccia che però hanno dato scarsi risultati – spiega –. In questo momento sono presenti sul mio Comune ben tre gabbie per la cattura dei cinghiali. Inoltre, nei punti più colpiti ho fatto proteggere i rifiuti da gabbie metalliche: ce ne sono nove sul territorio, più tre isole ecologiche. Ma, mi rendo conto che tutto questo non basta, ci sono troppi animali".

Le competenze in materia faunistico-venatoria sono regionali e regolate anche da norme statali. Varese ha più e più volte interpellato Regione Toscana per ottenere l’autorizzazione all’apertura della caccia tutto l’anno per almeno due anni. "Nonostante il mio accorato intervento – dichiara – chi ha il potere di prendere la decisione di aprire la caccia ai cinghiali senza limitazione di tempo, non ha intenzione di farlo e non capisco perché". E promette ancora di portare il problema all’attenzione dell’Unione dei Comuni: "Ne discuteremo alla prossima giunta ma non è quella la sede che può risolvere il problema. Si deve muovere la Regione".

Il nuovo calendario venatorio approvato da Regione Toscana con la recente delibera 903 del 29 luglio, introduce diverse novità. Innanzitutto, l’estensione di un mese del periodo delle battute di caccia, dal 2 ottobre fino al 30 gennaio 2025. Inoltre, la caccia di selezione al cinghiale sarà consentita su tutto il territorio regionale fino alla mezzanotte, anziché un’ora dopo il tramonto, grazie all’uso di visori notturni. Prevista anche l’eliminazione del divieto di foraggiamento attrattivo per facilitare la cattura e l’abbattimento degli ungulati. Dunque, per Regione Toscana i residenti devono pazientare fino al 2 ottobre per affrontare l’emergenza ungulati. "Più di così non so che fare. Troppi interessi, in gioco: non ci sono altre spiegazioni a questa miopia" dichiara secco il sindaco Varese.

Michela Carlotti