di Giulia Frigerio
Arte e artigianato al centro della riflessione sulla nuova pianificazione urbana del territorio. Sono questi i temi attorno ai quali si è instaurato il dibattito di ieri, a Palazzo Binelli, nella conferenza: "La città creativa. I temi del Creativity Forum: Artista e artigiano strumenti di sviluppo sostenibile e rigenerazione urbana".
"Il Creativity Forum è per me un evento dalla doppia valenza – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e rappresentante della città creativa di Biella – Innanzitutto è un evento inserito nelle dinamiche nelle reti delle Città Creative Unesco e dunque si pone come un confronto con città, con i loro esperti, le loro storie e la loro esperienza, a livello internazionale. Il suo primo valore è quello di essere un luogo di dibattito da cui imparare e con cui confrontarsi. L’altra valenza è specificamente territoriale, cioè l’avvio di una conversazione con il territorio verso l’individuazione di prospettive concrete da perseguire, per uno sviluppo sostenibile che rappresenta il nostro tempo, l’antropocene, che ci pone sfide straordinarie ma anche delle straordinarie opportunità".
Marina Pugliese, rappresentante della città creativa di Milano, afferma: "Artigianato e creatività sono due valori fondanti dell’Italia e della specificità del nostro territorio come paesaggio in generale e per valori culturali, offerta economica e mercato. Questo Forum e la Carta che ne è il prodotto hanno una rilevanza fondamentale per la specificità del territorio italiano. Gli obiettivi sono di condividere un discorso sullo sviluppo sostenibile, un punto di partenza che può servire anche per allargare una rete oltralpe".
Ingegnere civile ed ex socio di Renzo Piano, Emanuele Donadel, uno dei rappresenti di Carrara, parla del lavoro dal punto di vista dell’architetto-urbanista: "Il contributo che può dare l’architetto è di riorganizzare le città ampliando le aree pedonali, dando più spazio alle opere d’arte e agli artisti. L’idea è di creare dei percorsi, ritrovando all’interno della città tutti quegli spazi non utilizzati o mal utilizzati che possono essere donati agli artisti per valorizzare il territorio con nuove opere d’arte" "Essere qui è anche una responsabilità civica – afferma Laura Barreca, direttrice del Mudac e coordinatrice del progetto della Carta di Carrara sullo sviluppo sostenibile attraverso arte e artigianato - che coinvolge persone, istituzioni, le infrastrutture della città e tutte le città creative italiane e nel mondo. Per la prima volta con questo incontro gli esperti delle 11 città creative italiane possono dialogare fra loro. Ci hanno aiutato a costituire un vademecum, non una carta di principi astratti ma un insieme di indicazioni fattuali e obiettivi concreti. La carta si basa sull’idea che l’artista e l’artigiano siano le figure attorno alle quali si possa ricostruire una possibilità di resilienza dell’ambiente, della natura, dello spazio urbano e l’idea che l’arte e la creatività siano non solo abbellimento di centro storico ma siano integrate nei processi di pianificazione territoriale".
La conferenza si inserisce nell’iniziativa del Creativity Forum Carrara for the Unesco Creative Cities, promosso da: Fondazione cassa di risparmio di Carrara, Accademia di Belle Arti di Carrara, Club Unesco Carrara dei Marmi, Camera di commercio, Cna, Confartigianato, Itki foundation, Aps. Oltre, Assocastelli-Stati generali del patrimonio italiano, Istituto valorizzazione castelli, Fondazione marmo, liceo artistico Gentileschi, Associazione Donne del marmo, Coordinamento italiano città creative Unesco, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella e Nausicaa.